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Il seme dell'orrore: Il giglio nero
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: Incubi notturni.
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiOdoya Edizioni, in arrivo la nuova Guida al Cinema Horror
Disponibile in libreria dal 28 agosto la nuova bibbia del cinema horror dagli anni 70 a oggi
LeggiBrividi estivi con il Festival della Paura
Nell'agosto di Porto Potenza Picena tre giorni di horror: una rassegna ricca di appuntamenti all'insegna del brivido, per stimolare e vincere le paure. Laboratori pomeridiani per i più piccoli, spettacoli serali, letture sceniche, proiezioni di film muti e il torneo del GdR “Il Richiamo di Cthulhu” ispirato alle opere di H.P. Lovecraft; e ancora la prima edizione del concorso fotografico “Fotofobia”.
LeggiAxn: la programmazione di agosto 2015
Una serie di appuntamenti imperdibili...
LeggiIl seme dell'orrore:Le cinque chiavi del terrore
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiDylan Dog: i colori della paura
Il 22 luglio esordisce in edicola la collana settimanale realizzata in collaborazione tra Sergio Bonelli editore e La Gazzetta dello Sport. A inaugurare l'iniziativa una storia inedita, remake del primo leggendario episodio di Dylan Dog!
LeggiIl seme dell'orrore: L'invasione degli ultracorpi
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: L'ultimo uomo della Terra
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: La maschera del demonio
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
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