Ricerca: «la-filosofia-di-twilight-i-vampiri-e-la-ricerca-dell-immortalita»
Licantropi
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di Simonetta Santamaria - Luigi Boccia
Gremese, 2011
Intervista a Clive Jones (Black Widow)
In occasione dell'uscita dell'album della reunion, Horror Magazine ha avuto il piacere di fare due chiacchiere con il polistrumentista dei Black Widow Clive Jones...
LeggiLIVE REPORT: MISFITS @ PIPER CLUB (ROMA) 16/09/2011
I Misfits, icone dell’horror punk, sono tornati in Italia a distanza di un anno con un live d’eccezione, che conferma ancora una volta il meritato posto d’onore che ricoprono da 30 anni nel panorama del rock mondiale.
LeggiPriest
2 su 5
Priest, USA, 2011, Azione/Horror
di Scott Charles Stewart con Paul Bettany, Cam Gigandet, Maggie Q, Karl Urban e Lily Collins
Tanya Huff ai Delos Days - 2 giugno 2011
Ecco il resoconto dell'incontro con Tanya Huff ai Delos Days a cura di Emanuele Manco di Fantasy Magazine, con una curiosità finale di Irene Vanni rivolta alla stessa Tanya Huff...
LeggiI VAMPIRI NELL’HEAVY METAL ITALIANO
Ecco l'intervento della nostra co-curatrice Irene Vanni all'ultima Italcon/Delos Days (2 giugno 2011).
LeggiIntervista a Yuri Storasi
HorrorMagazine intervista Yuri Storasi, autore dell'audiolibro "La Bobbycosa", letto e interpretato da Francesco Pannofino per la versione italiana e da Malcolm McDowell per la versione tradotta in inglese...
LeggiIntervista a Paolo Di Orazio (Seconda Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIntervista a Paolo Di Orazio (Prima Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIntervista a Giulia Ottaviani ed Elisa Bertini (I diari di Seaport)
Sono giovani, graziose e hanno scritto un romanzo fantasy-horror che promette di diventare una saga. Nella loro creazione ci sono streghe, vampiri e demoni. Un vero e proprio terreno minato, insomma, vista la ricchissima e variegata bibliografia del genere vampiresco, che avrebbe potuto rappresentare una trappola per due giovani autrici come Giulia Ottaviani ed Elisa Bertini, ravennati, amiche inseparabili e protagoniste di un piccolo caso letterario.
Il loro secondo romanzo insieme - I diari di Seaport - è nato su Facebook, dove dopo aver conquistato migliaia di fan ha sollevato l’interesse di editor di case editrici di primo piano come Castelvecchi ed Einaudi. Ora, I diari di Seaport si è trasformato da romanzo virtuale in libro vero e proprio e dal 25 novembre è in vendita nelle librerie per i tipi di Castelvecchi.
I pregiudizi che potrebbero facilmente nascere vengono presto smontati da Giulia ed Elisa: parlando con loro ci si accorge subito che la passione per la scrittura e per la letteratura di genere è pari al pragmatismo con cui hanno portato avanti il lavoro.