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J-Card
5 su 5
di Laura Scaramozzino
2024, 256 Edizioni, 2024
Adele non può avere figli. Fin da ragazzina intrattiene un rapporto ambiguo con il fratello adottivo Carlo. La sua vita, divisa tra un rapporto tossico e la mancanza di amore, ha un brusco cambiamento quando conosce per caso Francesco: un bambino di classe sociale inferiore. Come tutte le persone che non raggiungono un reddito abbiente, Francesco fa parte della frangia sociale contraddistinta dal possesso della tessera J. Si tratta di una carta speciale che consente ai suoi possessori l’accesso al solo junk food: letteralmente, cibo spazzatura.
LeggiIntervista a Paolo Di Orazio (Seconda Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIntervista a Paolo Di Orazio (Prima Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIl bambino che parlava con il diavolo
4 su 5
di Justin Evans
A good and happy child, 2007, Newton & Compton, 2009