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Il seme dell'orrore: L'orribile segreto del dr. Hichcock
Il seme dell'orrore vuole celebrare i film che per primi hanno raccontato l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che hanno fatto di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: Ercole al centro della terra
Il seme dell'orrore vuole celebrare i film che per primi hanno raccontato l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che hanno fatto di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: Il giglio nero
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiIl seme dell'orrore: Incubi notturni.
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci a essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiPiccoli Brividi: La locandina
Se siete cresciuti negli anni Novanta o li avete vissuti attraverso i vostri figli, non potete ignorare l’impatto che hanno avuto sui giovani lettori di quegli anni i romanzi della serie horror per ragazzi Piccoli Brividi, ideata da R.L. Stine.
LeggiGli incubi del Premio Algernon Blackwood su Horror Magazine
Condomini da incubo, identità multiple nell'era dei social, mostri oscuri inghiottiti dal buio, oscuri presagi al di là dei vetri di casa, terribili creature tra il nostro mondo e quello invisibile. Sono disponibili online I racconti finalisti all'ultima edizione del Premio Algernon Blackwood, il concorso dedicato alla narrativa breve sovrannaturale.
LeggiZombie History (Scott Kenemore / Livio Gambarini)
Seconda uscita della collana tascabili Incastri, che si prefigge di essere punto d’incontro interculturale tra la narrativa italiana e quella internazionale
LeggiIl seme dell'orrore:Le cinque chiavi del terrore
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
LeggiDylan Dog: i colori della paura
Il 22 luglio esordisce in edicola la collana settimanale realizzata in collaborazione tra Sergio Bonelli editore e La Gazzetta dello Sport. A inaugurare l'iniziativa una storia inedita, remake del primo leggendario episodio di Dylan Dog!
LeggiIl seme dell'orrore: L'invasione degli ultracorpi
Il seme dell’horror vuole celebrare i film che per primi hanno voluto raccontare l’orrifico attraverso eleganti immagini che non hanno bisogno di mostrare la paura perché sia percepita. Film che fanno di necessità virtù e che con modellini di plastica e giochi di luci realizzano scenografie più evocative degli infiniti possibili mondi della computer grafica. Queste sono le pellicole che devono salvarci da vampiri macilenti e da licantropi dalla sessualità ambigua affinché il terrore ricominci ad essere una cosa seria, una cosa dalla quale non si può fuggire.
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