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In ricordo di Richard Matheson: Intervista a Sergio Fanucci
Lo scorso 23 giugno 2013 ci ha lasciato all'età di 87 anni Richard Matheson.
Nato ad Allendale, New Jersey, il 26 febbraio del 1926, Matheson è autore di ventisei romanzi e di oltre cento racconti (interamente pubblicati da Fanucci Editore) che hanno forgiato il gusto e le caratteristiche del "fantastico" contemporaneo. Definito da Ray Bradbury “uno degli scrittori più importanti del XX secolo”, ha collaborato a lungo con il cinema e la tv, e dai suoi romanzi sono stati tratti film di successo come Io sono leggenda e Duel.
Horror Magazine ha incontrato Sergio Fanucci, editore di Matheson in Italia, per un suo ricordo in memoria di questo grandissimo maestro del fantastico.
Notte silente, notte infestata
3 su 5
di Terri Garey
Silent Night Haunted Night, 2009, Delos Books, 2012
Occhi Viola
3 su 5
di Fabio Mundadori
2012, Ego Edizioni, 2012
Sei la sola che voglio
3 su 5
di Terri Garey
You're the one that I haunt, 2009, Delos Books, 2012
LIVE REPORT: MISFITS @ PIPER CLUB (ROMA) 16/09/2011
I Misfits, icone dell’horror punk, sono tornati in Italia a distanza di un anno con un live d’eccezione, che conferma ancora una volta il meritato posto d’onore che ricoprono da 30 anni nel panorama del rock mondiale.
LeggiL'ultimo lupo mannaro
4 su 5
di Glen Duncan
The Last Werewolf, 2011, ISBN Edizioni, 2011
Io sono Dorian Dum
3 su 5
di Fabio Mundadori
Io sono Dorian Dum, 2010, Ego Edizioni, 2010
Intervista a Paolo Di Orazio (Seconda Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIntervista a Paolo Di Orazio (Prima Parte)
Paolo Di Orazio si può considerare un pioniere dell’horror made in Italy, un rivoluzionario. Il suo apporto al genere spazia dalla narrativa (con racconti e romanzi), al fumetto (curatore delle storiche riviste Splatter & Mostri e sceneggiatore di fumetti e di graphic novel come Il Bambino dei Moschini) illustratore visionario e provocatore (i suoi disegni sono stati pubblicati su varie riviste e più volte in mostra) e musicista. Negli ultimi anni Paolo ha un po’ diluito le sue apparizioni, anche se rimane a tutt’oggi un punto di riferimento per la divulgazione dell’horror in Italia e fonte di ispirazioni per le nuove leve. A vent’anni dal suo folgorante esordio, Horror Magazine lo ha intervistato, per parlare con lui del suo percorso artistico e di alcune importanti e succose novità.
LeggiIntervista a Giulia Ottaviani ed Elisa Bertini (I diari di Seaport)
Sono giovani, graziose e hanno scritto un romanzo fantasy-horror che promette di diventare una saga. Nella loro creazione ci sono streghe, vampiri e demoni. Un vero e proprio terreno minato, insomma, vista la ricchissima e variegata bibliografia del genere vampiresco, che avrebbe potuto rappresentare una trappola per due giovani autrici come Giulia Ottaviani ed Elisa Bertini, ravennati, amiche inseparabili e protagoniste di un piccolo caso letterario.
Il loro secondo romanzo insieme - I diari di Seaport - è nato su Facebook, dove dopo aver conquistato migliaia di fan ha sollevato l’interesse di editor di case editrici di primo piano come Castelvecchi ed Einaudi. Ora, I diari di Seaport si è trasformato da romanzo virtuale in libro vero e proprio e dal 25 novembre è in vendita nelle librerie per i tipi di Castelvecchi.
I pregiudizi che potrebbero facilmente nascere vengono presto smontati da Giulia ed Elisa: parlando con loro ci si accorge subito che la passione per la scrittura e per la letteratura di genere è pari al pragmatismo con cui hanno portato avanti il lavoro.