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Strani Aeoni presenta "Grimoria"
«Bisognava risvegliarli, gli Dei. In segreto, nella sua aula, Livio ricominciò gli aruspici»
LeggiLa Biblioteca di Lovecraft presenta "Occulta"
Sette racconti soprannaturali, in larga parte inediti, dalle penne di famose occultiste a cavallo tra Ottocento e Novecento
LeggiSocietà Editrice la Torre presenta "Oscure radici. Delirio, morte e leggenda nell’albero genealogico di Howard Phillips Lovecraft"
Un saggio che ripercorre la vita del Solitario di Providence attraverso una rigida documentazione e indagando i segreti della famiglia Lovecraft.
LeggiCut-Up Publishing presenta "Il grande spettacolo delle ombre."
Alcuni dei più bravi e fantasiosi scrittori di ogni secolo, riuniti qui in una raccolta di storie sensazionali, il perfetto tributo a un grande maestro della narrazione come Ray Bradbury. Così dice Stan Lee per l'antologico Il grande spettacolo delle ombre.
LeggiLa Biblioteca di Lovecraft presenta "Jimbo"
La prima edizione italiana del primo romanzo di Algernon Blackwood
LeggiDelos Digital presenta "La giungla dell'orrore"
Una spedizione archeologica si reca nel cuore della giungla indocinese in cerca di tesori nascosti da portare agli occhi della civiltà. I membri della spedizione, però, si scontreranno contro un predatore primordiale, che non darà loro tregua. Una storia che per certi versi ricorda Le Montagne della follia di H. P. Lovecraft e la pellicola Predator.
LeggiLe mini recensioni di Horror Magazine – Il vento che soffia tra i mondi
Un intrico di vicoli bui e strade abbandonate, un pugno di uomini caduti nell'oblio e una scoperta che il mondo ha voluto dimenticare.
LeggiABEditore presenta “Selve Oscure”
Per ricordare che non è sicuro addentrarsi nella foresta
LeggiLa recensione di "Iperborea e oltre" di Clark Ashton Smith
Un volume fondamentale che, assieme al precedente Atlantide e i mondi perduti, riscopre il delirante talento di Clark Ashton Smith
LeggiLa recensione di "Avventure incredibili" di Algernon Blackwood
Questa nuova antologia di Algernon Blackwood rappresenta ciò che il biografo Mike Ashley definisce l'ultimo sfogo creativo del suo periodo d'oro
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