Grande riscontro di pubblico per il convegno internazionale e multidisciplinare tenutosi all'Università degli Studi di Salerno dal 25 al 27 novembre dal titolo Over many a quaint and curious volume of (not) forgotten lore. Edgar Allan Poe across disciplines, genres and languages, interamente dedicato alla produzione letteraria dello scrittore Edgar Allan Poe.
Numerosi gli interventi di relatori italiani e stranieri altamente qualificati in cui si è articolato il convegno, con incursioni nel campo delle più disparate arti, dalla musica al cinema, dal teatro ai fumetti. Non sono mancati elaborati raffronti tra le opere di Poe e quelle di altri autori.
Organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici e il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'ateneo salernitano, il convegno si è sviluppato nell'arco di tre ricche giornate.
La prima giornata è stata interamente dedicata a quella che potremmo definire come l'attualizzazione di Edgar Allan Poe: dopo un'iniziale disamina sul rapporto tra Poe e il fantastico con connotazioni apocalittiche si è proseguito con l'analisi della tematica del doppio nelle opere dell'autore, con particolare riferimento al suo celebre racconto William Wilson, e non sono mancate considerazioni e rimandi ad aspetti più complessi con implicazioni nel campo della cibernetica e delle neuro-scienze.
È stato successivamente approfondito l'aspetto interdisciplinare relativo all'influenza che le opere di Poe hanno avuto e tuttora continuano ad avere in campo cinematografico, musicale, teatrale e fumettistico.
Durante la seconda giornata è stata illustrata a cura di Chris Gair dall'Università di Glasgow l'importanza rivestita da Poe nell'ambito della letteratura americana.
È stata poi la volta di un'interessante analisi dei tratti comuni ai racconti che hanno per protagonista l'investigatore Dupin, dalla scelta di Parigi come luogo di ambientazione delle storie fino agli aspetti stilistici e alla metodologia usata per la risoluzione dei misteri.
Interessanti raffronti sono stati fatti tra le opere di Poe e le produzioni letterarie di altri autori noti per la loro natura tormentata, Da Baudelaire e Hoffman a Giovanni Pascoli.
Fiore all'occhiello di un programma già ricco e variegato è stato senz'altro l'intervento tramite collegamento Skype di Stewart Copeland, co-fondatore insieme a Sting della rock band dei Police, il quale, riferendosi alla scena letteraria americana, ha definito Edgar Allan Poe come “l'equivalente dei Rolling Stones”.
La musica è stata anche il tema portante della serata informale che ha visto il susseguirsi di performance, reading, video e il concerto del gruppo LEF.
La giornata conclusiva del convegno si è concentrata ancora sulle interazioni tra Poe e l'ambiente musicale, nonché su un'interessante relazione a cura di Pascual Cantos Gòmez dall'università di Murcia.
Una lectio di Peter Stockwell, uno tra i maggiori studiosi di cognitivismo letterario, ha infine degnamente concluso i lavori.
Il notevole successo di pubblico riscosso durante il convegno non fa che confermare quanto Poe e le sue opere siano ancora oggi più attuali che mai e fonte d'ispirazione nei più molteplici campi.
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