Anna è una ragazzina di tredici anni e suo fratello Astor di otto vivono in una Sicilia dalle mille ombre e dai mille misteri, dove un virus ha sterminato solo gli adulti, lasciando la vita solo ai bambini. Per le strade di una regione antica, costellata da tante anime diverse, non c’è più elettricità e i cani selvatici ti inseguono. Attorno i bambini hanno solo cadaveri e oggetti inutili, lasciati nel mondo da chi una vita più non ce l’ha più. Anna e Astor giocano, combattono e hanno in dote solo un piccolo quaderno lasciatogli in eredità dalla mamma con tutte le cose essenziali della vita e soprattutto le istruzioni per riuscire a sopravvivere. Niccolò Ammaniti scrive un romanzo struggente, un omaggio all’esistenza, un miracolo quando tutto sembra perduto. La tredicenne protagonista del romanzo fiuta, come un animale, ogni scorcio di possibilità di sopravvivenza e porta con se, con un’energia vitale travolgente anche il fratellino e il loro cane. Queste tre figure apparentemente disperate e sole al mondo, avvolte da un incredibile alone di romanticismo, percorrono le strade di una Sicilia millenaria e a tratti brutale, dove l’uomo si rivela per quello che è.
Si intitola Anna il nuovo libro di Niccolò Ammaniti pubblicato da Mondadori e in tutte le librerie a partire dal 29 settembre, un libro con una protagonista dolce e cocciuta in cui la forza della vita va oltre e passa proprio per quel mistero che è l’infanzia e la giovinezza.
Niccolò Ammaniti nasce a Roma il 25 settembre 1966. Prima di iniziare a scrivere, si iscrive al corso di laurea in Scienze Biologiche, ma interrompe gli studi prima di conseguire la laurea. Pubblica il suo primo romanzo nel 1994, con la casa editrice Ediesse. Il volume racconta le avventure in India di un ragazzo romano malato di tumore. I diritti del romanzo, intitolato "Branchie!", vengono acquistati nel 1997 dalla casa editrice Einaudi. Nel 1999 dal romanzo viene tratto un film omonimo, diretto da Francesco Ranieri Martinotti, che tuttavia non ha riscosso lo stesso successo che aveva avuto il libro. Del 1995 la pubblicazione del saggio "Nel nome del figlio" scritto a quattro mani con il padre, un famoso medico specializzato in psichiatria. Nel 1996 partecipa, con un racconto scritto assieme a Luisa Brancaccio, all'antologia curata da Daniele Brolli dal titolo "Gioventù Cannibale". Sempre nel 1996 pubblica "Fango", una raccolta di racconti. Da uno di questi racconti viene tratto il film di Marco Risi "L'ultimo capodanno". Le opere del 1996 sanciscono l'appartenenza di Ammaniti alla corrente degli scrittori "Cannibali", così definiti per via del crudo ed efferato realismo che caratterizza la loro produzione letteraria. "Tutti i denti del mostro" è del 1997, a cui segue "ti prendo e ti porto via" (1999). Il successo a livello nazionale avviene nel 2001 con il romanzo "Io non ho paura", successivamente trasposto nel film omonimo di Gabriele Salvatores, il quale adatterà al grande schermo anche il successivo romanzo dello scrittore romano, dal titolo "Come Dio comanda" (2006). Nel 2009 ha pubblicato con Einaudi "Che la festa cominci". E' sposato con l'attrice Lorenza Indovina.
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