Trama: Un uomo è deciso a salvare la donna che ama dalla misteriosa follia che, scatenata da una non meglio identificata interferenza che ha finito per oscurare i mezzi di comunicazione, ha provveduto a far precipitare una cittadina nel caos.
Perché vederlo: Storia che raffigura le emozioni più animalesche come una piaga virale inestirpabile, nonché viaggio spietato e feroce alla scoperta del mostro insaziabile addormentato in ogni comune mortale, si tratta di un lungometraggio fanta-horror diretto nel 2007 da David Bruckner, Dan Bush e Jacob Gentry.
Lungometraggio che, diviso in tre parti (ognuna a firma di uno dei registi), pur raccontando una storia unica, inizia all’insegna di una grigia atmosfera enfatizzata, oltretutto, da una fotografia non priva di dominanti verdastre; per poi passare a toni più vicini alla commedia, sebbene non risultino assenti decapitazioni e il progressivo aumento di cruda violenza e spargimenti di liquido rosso.
Mentre è un certo cinema degli anni Settanta ad essere richiamato alla memoria nel corso della fase conclusiva della oltre ora e quaranta di visione, volta, in un certo senso, a proporre un’alternativa ai cari vecchi zombi (il misterioso segnale scatena la follia nelle persone) nello sfruttare un’idea non distante, in fin dei conti, da quella che, nel lontano 1982, fu alla base di Halloween 3 – Il signore della notte di Tommy Lee Wallace.
Con la macchina da presa usata a dovere per rappresentare un desolato e desolante mondo dove le ansie e le fobie dell’uomo si trasformano in un terrore disumano.
Curiosità: Pare che il film abbia riscosso un enorme successo presso il Sundance Film Festival.
È stato girato in digitale, in sole due settimane, ad Atalanta.
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