Trama: Steve, Julia e il loro bimbo di sei mesi partono per l'isolotto solitario dove abitano i genitori di lei, ma anche l'abusiva famiglia Savage, i cui componenti cominciano a tormentarli dopo che l'uomo, investito con l'auto quello che credeva un animale selvatico, ha in realtà lasciato sull'asfalto il corpo insanguinato di un ragazzino di appena dieci anni.
Perché vederlo: Ambientato soprattutto di notte e girato in digitale, si tratta dell’esordio registico, datato 2003, dell'americano Jeffery Scott Lando, in seguito autore, tra gli altri, di Decoys 2 – Seduzione aliena, prima di dedicarsi, per lo più, a lungometraggi realizzati per il piccolo schermo.
A metà strada tra Un tranquillo week-end di paura di John Boorman e Non aprite quella porta di Tobe Hooper, una vicenda traboccante follia che, quindi, attinge in maniera evidente dalla Settima arte selvaggia e violenta risalente ai brutti, sporchi e cattivi anni Settanta.
Una vicenda che, comprendente nel cast il compianto Don S. Davis visto nella popolarissima commedia Senti chi parla e nell’action-movie stalloniano Cliffhanger – L’ultima sfida, non manca neppure di splatter nel costruire il progressivo crescendo di tensione.
Ha fatto incetta di premi in giro per i vari festival specializzati (tra cui il NYC Horrorfest e il Frightfest).
Curiosità: Mai uscito nei cinema italiani, il film è arrivato dalle nostre parti direttamente nel mercato dell’home video con il titolo Savage island – L’isola del terrore.
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