Trama: Perdute moglie e figlia in un incidente stradale, il celebre musicista e compositore John Russell si trasferisce in una solitaria villa a Seattle, tutt’altro che tranquilla come sembra.

 

Perché vederlo: Infatti, dopo una seduta spiritica, sono strani rumori a quanto pare legati al tragico passato dell’abitazione ad essere avvertiti dal protagonista, magistralmente incarnato dal vincitore del premio Oscar George C. Scott.

E c’è di mezzo il fantasma di un bambino disabile, nel corso di quella che, diretta nel 1980 da Peter Medak (più tardi autore di Species II e incluso tra i registi della serie televisiva Masters of horror) presenta, in fin dei conti, i connotati di una ghost story in vecchio stile.

Del resto, facili sensazionalismi ed effetti speciali vengono del tutto evitati per privilegiare la costruzione psicologica e favorire l’enfatizzazione di una avvolgente atmosfera di mistero e tensione.

Con la risultante di un meccanismo di celluloide capace di orchestrare a dovere suspense e colpi di scena.

 

Curiosità: Con protagonista Angelina Jolie, Clint Eastwood ha realizzato ventotto anni dopo una pellicola dal titolo omonimo, ma che non ha nulla a che vedere con il film di Medak.