È uscito per Incontri Editrice Storie del mistero e del terrore, una raccolta di dieci racconti di Edgar Allan Poe pubblicata nella collana Kufferle dedicata a testi del passato meritevoli di essere riproposti. Poe è un autore che non ha certo bisogno di presentazioni.
Pochi scrittori moderni hanno avuto un’influenza altrettanto decisiva sulla cultura contemporanea: il suo lavoro, nelle parole di Baudelaire:
d’un genere mai visto prima
ha ispirato opere in pressoché tutte le arti, dalla letteratura al cinema, dalla pittura alla musica, ed è stato centrale – giusto per fare due nomi in ambito letterario – sia per la nascita dell’horror soprannaturale di Lovecraft che della sofisticata narrativa in forma di saggio di Borges, oltre che di un filone importante della produzione italiana, quel “fantastico” che ha trovato in autori come Buzzati, Landolfi e Calvino alcune delle voci più originali della nostra scena letteraria. L’antologia edita da Incontri a 165 anni dalla scomparsa dello scrittore americano propone dieci celebri storie, dal Manoscritto trovato in una bottiglia alla Discesa nel Maelstrom, dal Pozzo e il pendolo allo Scarabeo d’oro, dal Gatto nero agli Assassini della Rue Morgue, da Morella a Ligeia, da Hop-Frog alla Verità sul caso di Mr Valdemar, racconti pubblicati in origine tra il 1833 e il 1849 che presentano alcuni dei temi e delle atmosfere più cari a Poe, che nell’unione tra la tradizione gotico-romantica e la riflessione filosofica seppe innovare un genere popolare come la short story. Sono testi che da tempo appartengono al repertorio della grande letteratura occidentale, opere che il tempo non ha scalfito di una virgola e che, rilette a quasi due secoli dal loro primo apparire, continuano a stupire e illuminare.
Come scrive nell’introduzione al volume Raul Montanari, scrittore e appassionato di Poe
duecento anni dopo la sua nascita e centossessant’anni dopo la sua morte, Edgar Allan Poe è vivo più che mai. Fu l’inventore o il codificatore di ben tre generi letterari, il giallo, il noir e l’horror moderno, è l’unico scrittore pop che l’Ottocento ci ha lasciato e non esiste, credo, autore del Novecento che non gli sia debitore.
La traduzione riproposta nell’antologia di Incontri è quella realizzata dallo scrittore Delfino Cinelli, che insieme ad Elio Vittorini curò nel 1937 due raccolte dell’autore statunitense per la leggendaria “Biblioteca Romantica” della Mondadori diretta da Giuseppe Antonio Borgese. Sfida complessa, quella di rendere Poe in un’altra lingua – un vero e proprio “incubo” e una fatica “ingrata”, come confessò lo stesso traduttore – e che forse proprio per questo rende ancora più affascinanti questi straordinari racconti.
A impreziosire ulteriormente la raccolta l’immagine di copertina, il disegno realizzato dal grande illustratore inglese Aubrey Beardsley per The Black Cat: pochi tratti netti e decisi, in uno smagliante bianco e nero, a illustrare nel modo più efficace possibile la profonda inquietudine di un immenso narratore.
Edgar Allan Poe, Storie del mistero e del terrore
A cura di Nicola Caleffi e Guglielmo Leoni
Traduzione di Delfino Cinelli
Introduzione di Raul Montanari
Incontri, Sassuolo, 2014, pp. 237, 12 euro,
Per informazioni: www.incontrieditrice.com – kufferle@gmail.com
1 commenti
Aggiungi un commentoEvvai, se ne sentiva proprio la mancanza! Ora perché non una bella selezione di Lovecraft o una nuova, strabiliante edizione di Dracula?
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