Trama: Sposi di Bangkok, i giovani Mak e Nak acquistano un antico medaglione ed una vecchia casa abbandonata, per poi entrare in contatto con un fantasma intento a proteggerli da un agente immobiliare senza scrupoli e da due ladri.
Perché vederlo: E, ovviamente, è un terribile favore che desidera in cambio dalla coppia la presenza, nel corso del primo lungometraggio diretto dal direttore della fotografia Mark Duffield.
Lungometraggio datato 2005 e di produzione thailandese che, in maniera evidente, si riallaccia alla tradizione dell’horror orientale d’inizio terzo millennio, con chiari debiti nei confronti di The grudge di Takashi Shimizu.
Fortunatamente, però, non ci troviamo dinanzi all’ennesimo elaborato tempestato in maniera esclusiva di spettri femminili dai capelli lunghi e lisci e inquietanti ragazzini dagli occhi a mandorla, in quanto la vicenda raccontata sembra guardare anche a modelli a stelle e strisce del calibro di Final destination e Il presagio.
Perché, al di là delle inquietanti apparizioni fantasmagoriche, a non risultare assenti, nel corso della circa ora e quaranta di visione, sono gli spargimenti di liquido rosso.
Un tizio che finisce decapitato in metropolitana e un altro che viene tagliato verticalmente in due da una lastra di vetro rappresentano soltanto un assaggio...
Curiosità: I protagonisti Pataratida Pacharawirapong e Siwat Chotchaicharin sembra abbiano interpretato soltanto questo film.
Mai uscito nei nostri cinema, è approdato in Italia direttamente nel mercato dell’home video.
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