Trama: Ancora addolorata a causa della recente scomparsa del padre, la giovane Mara decide di andare a disperderne le ceneri nel fiume Rogue, nell’Oregon.

Proprio mentre si trova sul posto, prima scopre che la sua macchina è misteriosamente scomparsa, poi accetta un passaggio da Jon Wall, in lutto per la morte della figlia, il quale la accompagna nella casa in cui vive insieme alla moglie Lea... ma è solo l’inizio di un incubo.

 

Perché vederlo: Anche se non abbiamo cannibalismo e motoseghe pronte a fare a fette giovani turisti, presenta inevitabilmente i connotati di ennesimo derivato del franchise Non aprite quella porta il primo lungometraggio diretto da Jourdan McClure; tanto più che a concedere anima e corpo a Wall è Bill Moseley (è stato nella tutt’altro che rassicurante famiglia di Leatherface in Non aprite quella porta parte 2 e in Non aprite quella porta 3D).

Del resto, per quanto riguarda la trama, la quasi ora e venti di visione richiama vagamente alla memoria proprio il plot di Leatherface – Non aprite quella porta 3, anche se, anziché puntare sul sensazionalismo da spargimento di cadaveri (che, comunque, non risultano assenti), il regista sembra in questo caso essere intenzionato a privilegiare una certa aria di follia.

E, datato 2012, l’insieme fa della desolata ambientazione rurale uno dei suoi maggiori punti di forza, mentre ricorre a lenti ritmi di narrazione atti a scandire una lunga attesa che, tempestata di silenzi, non funge altro che da preparativo nei confronti della tesa parte finale.

Tesa parte finale non priva di colpi di scena e principalmente costruita su una fuga nel bosco, al servizio di un’operazione senza infamia e senza lode che, comunque, non risparmia neppure un... ingurgitamento di ceneri!

 

Curiosità: La protagonista Michelle Page, vista in diverse serie televisive, ha ricoperto anche piccoli ruoli in film cinematografici quali Miss F.B.I.-Infiltrata speciale e Inserzione pericolosa 2.

Il film è approdato dalle nostre parti direttamente nel mercato dell’home video, nel 2013.