Stefano Fantelli
Parliamo dell’ultimo progetto in cui sei stata coinvolto, ovvero Horror Lovers. Puoi raccontarci com’è successo e come hai accolto la proposta? Quali sono le premesse da cui sei partito per sviluppare l’idea del tuo racconto?
È stato Gianfranco Staltari, il curatore dell’antologia, a propormi di partecipare a questo progetto. Io e Gianfranco avevamo già lavorato insieme, sia come autori che come editor, quindi sapeva benissimo cosa aspettarsi da me. Il Brujo, protagonista del mio racconto, è un personaggio che ha che fare quotidianamente con la morte e con l’amore, con creature bellissime, ma sempre in qualche modo mostruose, nel senso a volte etimologico e a volte solo metaforico della parola. E si ritrova quindi in situazioni dove l’orrore nasce proprio dall’eros e dalle sue deviazioni. Se vi piacciono le storie del Brujo e apprezzate il lato oscuro della poesia potete approfondire la sua conoscenza nell’ebook Io sono il Brujo: Confessioni di uno stregone (Mezzotints Ebook).
Storicamente le antologie in Italia funzionano meno dei romanzi, che vengono preferite dai lettori per il loro più “ampio respiro”. Se, contrariamente, l’antologia è sorretta da una buona idea un progetto a tutto campo, allora vengono meglio accolte. Quali pensi siano i punti di forza di Horror Lovers?
Amore e Morte, Eros e Thanatos, sono l’accoppiata vincente, lo sapevano già gli antichi greci. Amore e Morte sono i temi sui quali lavoro da sempre e quindi questa antologia mi calza come una seconda pelle, come la pelle umana che rilega il Necronomicon. Io però sono la persona sbagliata per questa domanda, in quanto lettore insaziabile e scrittore instancabile di racconti. I racconti (così come i corti a fumetti e i cortometraggi) sono una miniera di idee, uno spettacolo di suoni e luci, e così anche Horror Lovers lo è. Un racconto è più difficile da scrivere rispetto a un romanzo, potrebbe richiedere meno tempo (ma non è detto), ma richiede maggiore precisione, un grande lavoro di cesellatura e un’idea fortissima. E un valido esempio penso siano quegli impeccabili meccanismi a orologeria che sono le storie di Edgar Allan Poe.
Horror Lovers sarà accompagnato anche da una versione in ebook, una tua opinione sull’argomento? Pensi che l’ebook possano finalmente prendere piede nel mercato editoriale italiano e fare la differenza?
A dire il vero, quando si è cominciato a parlare seriamente di ebook come nuovo forte mercato dell’editoria, qualche anno fa, mi son subito detto “cazzo, sono più di mille e cento anni che pubblicano libri, fin da quelle prime copie del Sutra del diamante datate 848 d.C. e ora che anch’io da qualche anno pubblico libri smettono di stamparli? Ma che sfiga!”. A chi come me è un feticista del libro cartaceo l’ebook all’inizio faceva un po’ schifo e paura. Insomma, l’odore della carta, la doppia lucidatura di una copertina rigida, tutte quelle cose lì… ma poi ho capito che non solo si tratta di un’evoluzione naturale, ma anche che l’ebook non ucciderà l’editoria (come qualcuno ancora pensa), l’ebook è il futuro dell’editoria e darà enormi possibilità agli autori, agli editori e anche ai lettori. E la diffusione sempre più massiccia di tablet e kindle ne è una dimostrazione lampante. Per un po’ continueremo a pubblicare sia su cartaceo che in versione elettronica, poi il libro di carta diventerà sempre più un oggetto ricercato e particolare, un po’ da venerare, come è stato per il vinile dopo l’avvento del cd (e ora il vinile sta tornando, con esultanza). Per i nostalgici sarà dura, ma i vantaggi in termini di distribuzione, promozione e costi di stampa sono immensi. Per non parlare degli alberi che risparmieremo. Io pubblico anche in ebook e devo dire che sta andando bene, come il già citato ebook del Brujo. Certo, non sono ancora i numeri che si fanno all’estero con gli ebook, ma l’Italia non è certo famosa per il suo arrivare prima in qualcosa, a parte il calcio.
Cosa ci puoi dire dell’illustrazione che accompagna il tuo racconto? Che impressione hai quando una persona interpreta il tuo lavoro?
Paolo Antiga ha un grande talento e ha interpretato alla perfezione lo spirito del mio racconto. Per un arabesco del destino ora io e Paolo lavoriamo insieme sul fumetto Cannibal Family (Inkiostro Edizioni) e lui è uno dei disegnatori principali della serie insieme a Rossano Piccioni. Per maggiori informazioni vi rimando alla prossima domanda.
Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Sta per uscire Mutazioni, il libro scritto con Michael Laimo e pubblicato da Nero Press (vedi qui), una grande soddisfazione per me pubblicare insieme a un importante autore internazionale come Laimo. Prestissimo uscirà anche un’altra mia opera di narrativa, ma per scaramanzia per ora non dico nulla di più. Sul fronte del fumetto invece sto scrivendo storie per la nuova serie della rivista cult Splatter e sto continuando a sceneggiare la serie Cannibal Family che ho creato insieme a Rossano Piccioni. Con Rossano, con cui si è sviluppata una felice collaborazione, ho in cantiere anche altri progetti che vedranno la luce molto presto, tutti a tema horror. Invito tutti a seguirci sul sito di Inkiostro Edizioni (www.edinkiostro.it) e sulla pagina fan di Cannibal Family (www.facebook.com/thecannibalfamily). Il numero 2 esce nei prossimi giorni, scritto insieme ad Andrea Cavaletto, disegni di Rossano Piccioni e Dario Viotti, prefazione di Tito Faraci. Mentre il numero 3 mi vede ai testi insieme a uno dei più grandi sceneggiatori di cinema horror di tutti i tempi, quell’Antonio Tentori già autore dei film di Dario Argento, Joe D’Amato, Sergio Stivaletti, Bruno Mattei, Lucio Fulci e altri. Ma queste sono solo alcune delle meraviglie che potrete gustare di volta in volta su Cannibal Family, restate sintonizzati.
Paolo Antiga
Come hai aderito al progetto e come hai proceduto alla creazione dell’illustrazione? Come hai ideato il concept e che tecniche hai usato?
Ho aderito grazie a Gianfranco Staltari, stavamo collaborando ad una storia horror a fumetti e mi è sembrato bello potermi misurare con qualcosa di più illustrativo. Dopo aver letto il racconto ho iniziato a fare qualche bozzetto a matita, ma mi sono reso conto che svelavo troppo della storia così ho optato per un’ illustrazione più evocativa cercando di mantenere un pizzico di “tamarraggine” (perché mi piace la tamarraggine!) con tutte quelle fiamme. Per la realizzazione dell’illustrazione ho usato la mia fedele penna pennello per i contorni e i particolari e della china tamponata con la spugna per gli sfondi.
Quali sono i punti di forza, secondo te, del racconto che hai illustrato?
Diciamo che alla prima frase mi aveva già conquistato “ho tre costole rotte.”, io amo il protagonista pesto! Mi piace il profumo di Italia che c’è nel racconto e soprattutto la narrazione a diario; ti sembra di ascoltare el Brujo che ti racconta la sua storia davanti ad una birra.
Che opinione hai del risultato finale e cosa pensi delle antologie illustrate?
Sono contento, è bello vedere come tanti stili di disegno possano prestarsi all’horror, e per un disegnatore è piuttosto stimolante. Sono decisamente a favore delle antologie, spesso e volentieri ci si trovano dentro delle idee brillanti.
Fumetto e illustrazione, quale prediligi e come ti differenzi nell’approcio?
Nel fumetto ho un approccio quasi scientifico, cerco di preparare le cose in modo che alla fine tutto sia coerente e che tutti i nodi vengano al pettine. Mi piace studiare la regia giusta, o l’ombra perfetta per una particolare scena. L’illustrazione, la pin up, le vivo come una valvola di sfogo. In un certo senso mi sento più libero, ma di base trovo più stimolante il lavoro da fumettista.
Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Per Ute libri collaboro su Shapeshifter, creata dal già citato Gianfranco Staltari, una serie horror urban fantasy che mi diverte molto disegnare, probabilmente perché è piena di mostri e sangue!
Poi prosegue la mia collaborazione con Cannibal Family con Stefano Fantelli, serie della quale vi ha già parlato lui e che ci sta dando grosse soddisfazioni!
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