Marco Dominici
Parliamo di uno dei progetti in cui sei stata coinvolto recentemente: Horror Lovers. Puoi raccontarci com’è successo e come hai accolto la proposta? Quali sono le premesse da cui sei partito per sviluppare l’idea del tuo racconto?
Un certo Gianfranco Staltari mi ha contattato per chiedermi di illustrare la copertina di una antologia di racconti horror il cui tema centrale fosse l’amore. A quel punto gli ho risposto che avrei accettato se avessi avuto la possibilità di proporre anche un racconto per l’antologia. Era un bel po’ che non scrivevo un racconto e l’horror è un genere narrativo che mi ha sempre affascinato. Le premesse da cui sono partito sono, naturalmente, il tema dell'antologia e l'horror. Ho pensato a una storia d'amore, un amore distrutto e logoro, un amore malato. Poi la storia è venuta da sé.
Storicamente le antologie in Italia funzionano meno dei romanzi, che vengono preferite dai lettori per il loro più “ampio respiro”. Se, contrariamente, l’antologia è sorretta da una buona idea un progetto a tutto campo, allora vengono meglio accolte. Quali pensi siano i punti di forza di Horror Lovers?
I punti di forza sono e devono essere delle belle storie, scritte bene e con passione, che tengano incollato il lettore alle pagine.
Horror Lovers sarà accompagnato anche da una versione in ebook, una tua opinione sull’argomento? Pensi che l’ebook possano finalmente prendere piede nel mercato editoriale italiano e fare la differenza?
Personalmente mi trovo molto bene con gli ebook, cerco di dare importanza al contenuto piuttosto che al supporto. Gli ebook potrebbero essere un’occasione, se gestita bene, di slancio per il mercato e un'occasione addizionale per la piccola editoria.
Cosa ci puoi dire dell’illustrazione che accompagna il tuo racconto?
Appena l’ho vista sono rimasto perplesso, sembrava ambientata in un’altra epoca rispetto al periodo in cui è ambientata la storia. Poi mi sono reso conto che comunque rendeva bene l’atmosfera che ho cercato di suggerire e questo è quello che conta.
Oltre che di un racconto, contenuto nell'antologia, sei anche l'autore della cover. Come hai proceduto per la creazione della cover?
Ho cercato qualcosa che suggerisse il connubio tra le atmosfere horror e l'amore. Una ragazza con un cuore sanguinante tra le mani mi è sembrata un'idea chiara e diretta. La copertina è realizzata in digitale, come quasi tutti i miei lavori.
Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Posso solo dire che sto disegnando molto, ho in ballo dei progetti con editori esteri. Spero di trovare del tempo per scrivere.
Emanuele Simoncini
Come hai aderito al progetto e come hai proceduto alla creazione dell’illustrazione? Come hai ideato il concept e che tecniche hai usato?
Mi ha contattato Gianfranco Staltari con il quale sto collaborando alla realizzazione di un episodio per la sua mini serie a fumetti Shapeshifter. Di solito realizzo una bozza formato a4 (in piccolo riesco a lavorare meglio) e poi creo le varie prospettive tramite un programma grafico. Dopo la trasformo in un file a3 e la stampo. L’ultimo passaggio è quello del tavolo luminoso. Ho usato la classica tecnica del tratteggio stile americano di cui sono un seguace.
Quali sono i punti di forza, secondo te, del racconto che hai illustrato?
Il fatto che usi i classici stereotipi dei racconti Horror senza cadere nel banale o nel "già fatto".
Che opinione hai del risultato finale e cosa pensi delle antologie illustrate?
Penso che sia un bel lavoro, e questa tesi è rafforzata dal fatto che abbia voluto partecipare alla realizzazione.
Fumetto e illustrazione, quale prediligi e come ti differenzi nell’approccio?
Ogni persona non è mai contenta di quello che è, io per esempio riesco a dare il meglio quando creo un illustrazione, però mi ostino nel voler fare fumetti.
Attualmente a cosa stai lavorando? Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?
Ho qualche progetto che vorrei presentare al mercato Francese, e poi continuo ostinato i miei provini alla Marvel.
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