Esce in supporto digitale per la Eagle Pictures Phone, horror telefonico sud coreano diretto dal bravo Byeong-ki Ahn. La pellicola, proiettata nelle sale italiane nel maggio scorso è stata già recensita sul nostro sito, per cui rimandiamo alla pagina corrispondente quanti volessero saperne di più sul film in generale, sulla trama e sulle considerazioni squisitamente cinematografiche. Per quello che riguarda il dvd attualmente in vendita, invece, il discorso non è proprio entusiastico. Purtroppo!
Pur essendo commercializzato ad un prezzo assolutamente contenuto, il DVD si presenta sotto una veste decisamente scarna. Il formato video è unico, il solito 1.85:1. L’audio, come è ormai norma per lo standard digitale nostrano, è l’ottimo Dolby 5.1 in lingua italiana, o, formato piuttosto inusuale, 2.0 in coreano. Unica opzione di sottotitolo è quella italiana, opzionabile sia nel formato non udenti che in quello di traduzione, affiancato alla versione in lingua originale. Fin qui potremmo parlare di prodotto assolutamente nella norma, vista l’economicità del DVD e lo standard generale secondo il quale i film di genere si presentano negli scaffali dei nostri negozi. Le note davvero dolenti arrivano coi contenuti speciali. Praticamente assente qualsiasi contributo extra. né un trailer, né una scheda biografica... nulla. Un triste vuoto pneumatico. Certo, a un prezzo contenuto non possiamo aspettarci un DVD extra di contenuti speciali, di sicuro neppure un menù ricco di making of, interviste, commenti... ma almeno uno straccio di extra! Una scelta che colpisce, e purtroppo ci consegna qualche amara riflessione. Bisognerebbe chiedersi quale ragione deve spingere, eccezion fatta per il mero collezionismo, ad acquistare questo come tanti altri prodotti digitali assolutamente sotto la norma. Soprattutto nel mondo del cinema di genere, salvo rare eccezioni, la sezione extra viene di solito curata con una certa attenzione. Consapevoli della sete insaziabile di commenti, interviste, scene tagliate, i produttori affiancano sempre al film un menù extra abbastanza nutrito. Ciò non avviene, invece, per una certa fetta di mercato (in specie la produzione commerciale come quella ispanica e orientale), nella quale l’importante è vendere un prodotto confezionato purtroppo alla bell’e meglio, spesso raffazzonato, con l’unico, esclusivo fine del profitto facile e diretto. Il DVD, in alcuni casi, diventa quindi surrogato del cinema. Il film viene commercializzato in digitale dopo qualche mese dal ritiro dalle sale, viene proposto a prezzo molto vantaggioso... e i fan meno smaliziati riempiono i carrelli della spesa spesso con film poco interessanti, solo perché incuriositi da un trailer d’eccezione e perché a cinema non sono riusciti ad andare. Esattamente come accadde per le VHS nello scorso decennio, la commercializzazione selvaggia di prodotti come questi rischia seriamente di ammazzare la già residuale fetta di mercato che il cinema di genere si era faticosamente conquistata nelle sale.
Vista la validità in sé del film, un horror interessante, ben girato e con una trama solida, a un prezzo del genere l’acquisto é consigliato, pur mantenendo vivi tutti i distinguo di cui sopra e, soprattutto, l’accorato allarme su una commercializzazione selvaggia ed abbastanza irrispettosa di questi prodotti.
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