Trama: Creduto morto dagli agenti Forrest e Mallory, il poliziotto zombi Matt Cordell torna a seminare sangue e morte per le strade di New York, con l’obiettivo di sterminare coloro che lo sfigurarono ed uccisero in prigione. E, mentre sulle sue tracce si mette l’abile detective Sean McKinney, trova un interessante alleato in Turkell, strangolatore di spogliarelliste.

Perché vederlo: A due anni dal primo apprezzabile episodio, un sequel capace di fondere con capacità ancor più invidiabile due tipologie di spettacolo nettamente differenti tra loro come l’horror e l’action-movie, spesso accomunabili soltanto a causa degli eccessi di violenza in esse contenuti. E, con i dovuti rimandi a Terminator (l’incredibile massacro alla stazione di polizia), lo fa concedendo ancor più spazio all’affascinante figura dello sfigurato Matt Cordell, di nuovo con le fattezze del corpulento Robert Z’Dar, sorta di Jason Voorhees in uniforme da poliziotto che, creato dalla geniale mente dello sceneggiatore Larry Cohen (il regista di Baby killer e Il serpente alato, per intenderci), sembra rappresentare in maniera irrealistica, ma coraggiosamente provocatoria, le logiche, negative conseguenze che potrebbero derivare dalla falsità e dalla corruzione regnanti dietro l’apparentemente pulita facciata di un qualsiasi Stato (non necessariamente l’America).

Mentre il personaggio di Turkell, ottimamente incarnato da Leo Rossi, sembra rimandare in maniera evidente allo psicopatico protagonista di Maniac, capolavoro del regista William Lustig che, in questo caso, con Bruce”La casa” Campbell destinato a lasciare presto spazio al mai disprezzabile Robert Davi de I Goonies dopo aver sconfitto il boogeyman in uniforme nel capostipite, confeziona con la consueta maestrìa circa novanta godibilissimi minuti di visione, al cui interno distintivi e divise finiscono per assumere tutt’altro che il significato di giustizia.

Senza alcun dubbio, il tassello più riuscito della trilogia.

Curiosità: Il film fu vittima di una stramba politica distributiva italiana attuata a suo tempo dal distributore Penta Film, in quanto venne lanciato in sala nel 1991 con il titolo Maniac cop, spingendo lo spettatore a credere, di conseguenza, che si trattasse del primo capitolo della serie, a sua volta diffuso nelle sale italiane soltanto l’estate successiva come Poliziotto sadico. Maniac cop 3 – Il distintivo del silenzio, terzo e a tutt’oggi ultimo episodio, invece, non arrivò mai nei nostri cinema e uscì soltanto in vhs per Medusa.

Fortunatamente, in dvd si è rimesso un po’ d’ordine ed i titoli della trilogia sono Maniac cop – Poliziotto sadico, Maniac cop – Il poliziotto maniaco e Maniac cop – Il distintivo del silenzio.