Trama: Da tutti creduto morto e stanco della fama e della vita da superstar, un vecchio e malandato Elvis Presley alloggia in un ospizio, visto dagli altri come un fan fuori di testa del re del rock ma destinato a scontrarsi presto con una sanguinaria mummia interessata a sterminare l’uno dopo l’altro i residenti del posto. Al suo fianco c’è anche Jack, folle di colore convinto di essere il presidente John Fitzgerald Kennedy.
Perché vederlo: Un Bruce”La casa”Campbell alle prese con una performance degna del Robert De Niro dei tempi d’oro, immerso in una trama che lascerebbe immaginare chissà quale movimentato delirio su celluloide dai connotati demenzial-trash; mentre il regista Don Coscarelli sfrutta lenti ma coinvolgenti ritmi narrativi per dare vita ad uno dei più atipici titoli della storia del cinema.
Infatti, sebbene l'ironia sia un elemento piuttosto presente all'interno dell'operazione, è soprattutto una triste atmosfera di solitudine pre-fine dell'esistenza ad essere enfatizzata a dovere, tra personaggi ridotti al minimo, cinismo sfoggiato dai lavoranti della struttura e lunghi e cupi corridoi vuoti.Del resto, la mummia non rappresenta altro che il timore nei confronti della morte, tipico dell'età in cui il corpo comincia a presentare segni di decadimento, con conseguente propensione psicologica all'abbandono totale. E il movimento è concentrato in particolar modo nella parte finale della oltre ora e mezza di visione.
Curiosità: Protagonista della serie Phantasm, diretta dallo stesso Coscarelli, Reggie Bannister compare nel ruolo di un amministratore. Del film, tratto nel 2002 da un breve racconto di Joe R. Lansdale ma arrivato in Italia soltanto otto anni dopo e direttamente in dvd, il regista ha più volte annunciato il sequel Bubba Nosferatu: Curse of the she-vampires, tuttora non realizzato.
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