Odore di carne cruda, sesso e polvere pirica. Scrittura nervosa da copione cinematografico. Queste le caratteristiche del nuovo romanzo di Andrea Biscaro. Il buio nella bocca delle vittime che lanciano l’ultimo urlo terrorizzato prima di venire violentate, uccise e divorate. Il buio nella bocca fetida e brulicante di vermi degli zombie che, risputati in superficie dalle profonde crepe della nera terra, s’aggirano per le strade mossi da una fame insaziabile di carne umana e assetati di tiepido sangue. Il buio è quello del cielo, quando si squarciò facendo rivoltare i visceri della terra e diede inizio alla Grande Epidemia. Il buio è il tempo notturno dei morti che camminano. Sempre meno sono gli uomini che sopravvivono ancora in questo inferno; fra essi uno scrittore senza nome, che ha deciso di non soccombere nella lotta senza pietà fra vivi e non-morti. Le conseguenze saranno dure: la rivoluzione delle leggi del corpo e della morale e la perdita degli affetti più cari.
Ma forse un modo per scappare dal buio c’è.
Il buio nella bocca di Andrea Biscaro inaugura l’inedita collana L’uomo nero di Safarà Editore, dedicata all’horror nella sua versione più terribile e raffinata, pulp e inquietante. Pagine nelle quali risiederanno gli incubi più spaventosi e le inquietudini più sottili; l’umorismo più nero e le paure più nascoste.
Il buio nella bocca è in libreria dal 18 dicembre; acquistabile anche dal sito di Safarà Editore www.safaraeditore.com.
La lettura è consigliata a un pubblico adulto.
Andrea Biscaro: nato a Ferrara nel 1979, si divide attualmente tra l’Isola del Giglio e Varazze. Cantautore, romanziere, scrittore per ragazzi, è considerato dalla critica una delle voci più originali e poliedriche della scena letteraria italiana. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: il bestseller Nerone. Il fuoco di Roma (Castelvecchi 2011, Lit 2012), l’horror per ragazzi Ecnon (Coccole&Caccole 2010, 3° Classificato al Premio Internazionale Città di Cento) e il libro-cd Ballate della notte scura (Squilibri 2013) scritto a quattro mani con il padre di Dylan Dog, Tiziano Sclavi
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