Trama: Il grasso e solitario Frank Zito vive in uno squallido appartamento di New York al cui interno adorna manichini con lo scalpo che strappa via sadicamente alle sue vittime femminili... fino al giorno in cui la sua strada incrocia quella della bella fotografa Anna, con la quale sembra riuscire a entrare in sintonia.

 

Perché vederlo: Primo lungometraggio horror diretto da William Lustig, proveniente dal porno e futuro artefice della nota saga Maniac cop, Maniac, curiosamente, non viene quasi mai annoverato quando si stilano classifiche relative ai migliori titoli del genere. Eppure, grazie in particolar modo alla eccellente prova sfoderata dal suo compianto protagonista Joe Spinell, ha provveduto a fornire in maniera altamente realistica il ritratto su celluloide di un serial killer inventato; tanto da anticipare, senza dubbio, il molto più conosciuto Henry - Pioggia di sangue (1986) di John McNaughton, che si propose, però, quale resoconto delle malefatte dell'omicida Henry Lee Lucas, realmente esistito. Ed è proprio questa capacità di rendere lo squartatore in questione vicino a quelli che popolano quotidianamente le pagine della cronaca nera a far risultare la violentissima pellicola – ancora oggi – molto più spaventosa dei vari film incentrati su mostri chiaramente legati alla fantasia quali Freddy Krueger o Jason Voorhees.

Curiosità: Il tizio cui viene fatta deflagrare la testa con un colpo di fucile è Tom Savini, curatore degli effetti speciali del film.

Joe Spinell interpretò anche Maniac 2: Mr. Robbie (1986) di Buddy Giovinazzo, cortometraggio di sette minuti finalizzato a promuovere un sequel mai realizzato della pellicola di Lustig; della quale, però, nel 2012 Franck Khalfoun ha curato un remake ponendo l’Elija Wood della trilogia Il Signore degli Anelli nei panni di Zito.