A tre anni di distanza dal primo lancio, Mutliplayer.it Edizioni celebra la quarta ristampa del romanzo russo Metro 2033 di Dmitry Glukhovsky, affermatosi anche in Italia come un buon successo editoriale, in grado di generare e stimolare sinergie positive su diversi medium.
Tradotto in 35 lingue, con oltre 1 milione di copie vendute solo in Russia, due videogiochi, i diritti cinematografici venduti ad una grande major di Hollywood e 22 spin off pubblicati per il Metro 2033 Universe, il libro, nato sul web quando la rete era ancora per pochi, cambia veste e si ripropone ai lettori italiani con interni e copertina completamente rinnovata.
La quarta edizione, disponibile in libreria da agosto, conterrà un capitolo mai pubblicato prima su carta, ma fino a questo momento disponibile solo nella versione digitale in e-book, Il Vangelo Secondo Artyom che l’autore ha scritto successivamente e da cui ripartirà per concludere quella che diventerà una trilogia, con Metro 2035 (uscita prevista per i primi mesi del 2015).
Nell’anno 2033, il mondo è ridotto ad un cumulo di macerie. L’umanità è vicina all’estinzione. Le città mezze distrutte sono diventate inagibili a causa delle radiazioni dovute agli attacchi nucleari. Al di fuori dei loro confini, si dice, solo deserti e foreste bruciate. I sopravvissuti ancora narrano la passata grandezza dell’umanità. Ma gli ultimi barlumi della civiltà fanno già parte di una memoria lontana, a cavallo tra realtà e mito. Un’intera generazione vive o meglio sopravvive nelle profondità della metropolitana di Mosca, la più grande del mondo. La struttura sociale si è ricostituita attorno alle fermate della Metro di Mosca, cercando di creare una quotidianità deformata, senza luce né cielo. Artyom è il giovane protagonista, poco più che ventenne, venuto al mondo quando ancora si viveva in superficie. A lui verrà affidato il compito di addentrarsi nel cuore della Metro, fino alla leggendaria Polis, per avvisare le centinaia di persone che ancora vi abitano, di un imminente pericolo e ottenere aiuto. E’ lui ad avere le chiavi del futuro nelle sue mani, dell’intera Metro e probabilmente dell’intera umanità. Formalmente Metro 2033 è un romanzo fantascientifico; di fatto è difficile classificarlo con un’unica definizione letteraria. Descrive una distorsione in negativo di tutti i canoni sociali tradizionali, una comunità intera che si adatta a vivere/sopravvivere sfidando le leggi più elementari della natura e raggiungendo il peggior benessere auspicabile per la comunità stessa. Una distopia che parte dall’analisi della vita quotidiana dei moscoviti dei nostri giorni, osservata meticolosamente nei più piccoli particolari.
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