Apprendiamo con vivo interesse l’uscita imminente di un thriller diretto dal “nostro carissimo” Stuart Gordon, autore di quelle piccole perle splatter/lovecraftiane che sono i vari Re-Animator (1985), From Beyond (1986) e Dagon (2001). Il thriller è sì un genere praticamente nuovo per lui, ma siamo convinti che la sua vena sempre un po’ malaticcia e la sua abilità a trasferirsi “delicatamente” sopra le righe sapranno regalarci una pellicola di sicuro effetto.
Il titolo del film in questione è Edmond, e vanta la sceneggiatura dello specialista David Mamet, già autore dello script di film piuttosto accattivanti come Ronin e Gli Intoccabili, oltre che di Hannibal, seguito (poco riuscito, secondo molti) del Silenzio degli Innocenti; Mamet trae la sceneggiatura da una sua pièce teatrale risalente al 1982.
Questa, brevemente la storia: l’agente di cambio Edmond Burke, intepretato da William H. Macy (Spartan), si troverà coinvolto in una faccenda piuttosto strana: un indovino riuscirà a convincerlo di non essere come tutti gli altri, di essere una persona “speciale”, e di trovarsi completamente fuori posto rispetto al tipo di vita che conduce.
“Fuori posto” lo è certamente con la moglie (interpretata da Mena Suvari), alla quale confessa di non provare più alcun amore. Edmond, piuttosto, dovrebbe confessarle di essere insoddisfatto sessualmente, visto che da quel momento in poi si dedicherà al gran sollazzo tra prostitute ed entraîneuse varie.
Vicissitudini di natura (ovviamente) violenta lo porteranno prima a impelagarsi con un ruffiano e vari problemi di soldi, quindi a stringere un legame con un’aspirante attrice, Glenna (Julia Stiles), alla quale non sembra interessare più di tanto il suo carattere irascibile, oltre che la vena razzista e omofobica che dimostra spesso. Indovinate con cosa verrà premiata? Ovviamente con la morte.
Aspettiamoci dunque fin da adesso un bel filmone "adulto"...
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