Le possibilità sono due: o la critica statunitense si è genericamente coalizzata contro i monster movies a basso costo, oppure le ultime uscite appartenenti a questo genere sono veramente deludenti. In effetti, il trend attuale delle produzioni sembra essere indirizzato alla produzione di film fracassoni e relativamente a basso costo, ove la maggiorparte del budget sembra indirizzato verso la cura del look visuale, a spese della storia e della recitazione.
Torniamo quindi a parlare di Boogeyman, film sullo spauracchio più temuto dai bambini americani (il Boogeyman è grosso modo, un babau che adibisce gli armadi a dimora e strumenti di caccia).
Il film, uscito nelle sale USA il 4 del mese, ha cominciato a collezionare una sfilza di recensioni non troppo lusinghiere dalla stampa specializzata.
Jeff Otto di IGN Filmforce parla di un film banale, piatto e spesso noioso, con un finale pieno di buchi di sceneggiatura. Un film tanto generico quanto il titolo che porta.
Solo veloci sprazzi del mostro vengono mostrati nel thriller soprannaturale di Stephen Kay. Sfortunatamente lo stesso vale per la trama ed i personaggi dice Anita Gates del The New York Times.
Francamente, guardare l’interno di armadi scuri per 90 minuti puo' non essere stata la migliore idea su cui basare un film, Fred Topel di About.com.
Molto chiaro Frank Wilkins del Reeltalk Movie Reviews: Il perfetto esemplare di stile e poca sostanza.
Dalla parte delle recensioni "positive", leggiamo Staci Layne Wilson di Horror.com che dice che se si hanno 12 anni o ci si spaventa facilmente, Boogeyman non e’ una cattiva maniera di passare un'ora e mezza.
Kevin A. Ranso di Moviecrypt.com riferisce che Boogeyman riesce dove film come Jeepers Creepers e Darkness Falls hanno fallito: farti credere.
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