Ieri vi abbiamo aggiornato su alcuni fatti inerenti la produzione del film The Exorcism of Emily Rose e oggi torniamo, come promesso, sull'argomento per offrirvi qualche approfondimento sui fatti realmente accaduti che hanno successivamente ispirato il regista e gli sceneggiatori.
La tragedia di questa povera ragazza,il cui vero nome è Anneliese Michel incomincia nel 1968 quando l'allora sedicenne Anneliese comincia a soffrire di attacchi di epilessia, correttamente diagnosticata dalla Psychiatric Clinic Würzburg. Purtroppo nessuno si occupa dei feroci periodi di depressione che seguono ogni attacco: la giovane passa un lungo periodo in ospedale e torna a frequentare la scuola solo nell'autunno del 1970 ma, causa anche una severa istruzione religiosa, comincia a convincersi di essere posseduta.
Anneliese comincia a vedere volti demoniaci durante le sue preghiere quotidiane; seguono a ruota voci diaboliche che la perseguitano urlandole che brucerà all'Inferno. Gli psicologi consultati non riescono ad approdare a nulla e per tre anni la ragazza vive un calvario quotidiano alternando sprazzi di vita "normale" a momenti di sofferenza e disagio psichico.
Nel 1973 i genitori consultano alcuni Pastori per richiedere un esorcismo che viene sempre e comunque rifiutato: le prove della possessione (Infestatio) richieste per permettere un rituale di esorcismo sono molteplici e quasi impossibili da documentare con serietà e completezza (avversione ai simboli religiosi, poteri e comportamenti soprannaturali, il parlare in lingue sconosciute al soggetto...).
Nel frattempo le cose si aggravano e durante tutto il 1974 la povera ragazza assume comportamenti profondamente patologici: dorme sul pavimento, mangia insetti, beve la sua urina, distrugge dipinti a tema religioso, si lacera i vestiti, digiuna, morde i parenti e si automutila.
Nel settembre 1975 il vescovo di Würzburg, dopo attento esame, assegna ai pastori Arnold Renz e Ernst Alt l'ordine di iniziare un Grande Esorcismo sulla ragazza secondo il Rituale Romano. Diversi "demoni" si manifestano nella posseduta (Lucifero, Giuda, Caino, Nero, Hitler fra i "maggiori") durante le sedute di esorcismo che spaziano in un lungo periodo di tempo, da settembre al luglio dell'anno seguente, il 1976.
Anneliese subisce fino a due rituali alla settimana durante i quali deve essere tenuta ferma da parecchi uomini adulti ma trova anche il modo di vivere sprazzi di vita normale (esami scolastici, messe in chiesa...) in una drammatica altalena psicofisica.
Mesi e mesi di interminabili litanie e preghiere, monotone e ripetitive. Le ginocchia distrutte dalla continue genuflessioni. Digiuno continuo. Non ci sono levitazioni, statuine di demoni o pappe di piselli. Non è un film. E quindi, come spesso accade nella vita vera che non copia Hollywood, non c'è lieto fine.
Anneliese muore il primo luglio 1976, a 23 anni. I genitori e i preti l'avevano forzata al rituale anche se ormai pesava poco più di trenta chili e afflitta da una grave polmonite. Le sue ultime frasi, registrate su nastro, sono state una richiesta di assoluzione e un "Mamma, ho paura" rivolto alla madre.
L'epilogo non riporta certo in vita la ragazza: vi è un processo in tribunale e i due preti più i familiari vengono condannati per omicidio dovuto ad omissione di soccorso e negligenza: sarebbe stato sufficiente nutrire la paziente via flebo per permetterle di resistere al duro rituale e continuare a vivere. Sei mesi di carcere con la condizionale, questo il prezzo della vita di Anneliese.
Negli anni seguenti una Commissione dei vescovi giudicò la ragazza come "non posseduta" ma la poveretta dovette subire ulteriori pene: il cadavere venne riesumato per mostrarne la decomposizione in quanto molti la consideravano ormai miracolata e in grado di sconfiggere anche le normali leggi di decomposizione. Vi è un continuo pellegrinaggio alla tomba di Anneliese di gente armata di rosario e fede.
Esiste anche un libro sull'argomento: The Exorcism of Anneliese Michel di Felicitas D. Goodman. Garden City, NY: Doubleday and Company, 1981.
La commissione dei vescovi chiese esplicitamente al Vaticano di abolire la pratica dell'esorcismo ma la Santa Sede si limitò a rispondere con una nuova versione del rituale, la De exorcismis et supplicationibus quibusdam, nel 1999.
Anneliese Michel, 1952-1976 R.I.P.
14 commenti
Aggiungi un commentoBenedetta ingenuità!
Guarda che questa è (almeno in classe mia) l'opinione generale di molti miei coetanei , ovvero che esistano demoni e siano pronti a colpire. Io personalmente credo in Dio e credo che nella vita esista un lato trascendentale e spirituale , ma non sono d'accordo quando credenze come quella del diavolo vengono esasperate , evidenziate nel loro aspetto spettacolare (possessioni ecc) fino a creare un clima di terrore (in particolare nelle persone giovani ) e spesso credo che questa "propaganda" (che ho visto più volta attuata , addirittura nelle scuole , nell'ora di religione) allontani dalla fede anche se gli si rimane attaccati formalmente , ma è un attaccamento mosso solo dalla paura di una punizione più che da vera devozione IMHO
In diversi anni ho assistito a molti fatti di persone incaricate di insegnare la religione , dare particolare evidenza alla figura del diavolo , non tanto come simbolo dell'allontanamento da Dio , ma come di un pericolo reale , fisico a cui va incontro chi smette di credere o chi si diletta in pratiche magiche ( spesso ci dicevano che la magia esiste ed è del diavolo) portando a sostegno resoconti di fantomatiche possessioni viste in gioventù o successe "all'amico dell'amico" , complete di tutti gli elementi che la cinemtografia ci fatto conoscere dal 1972 in poi...
Credo che alla ragazza che ha postato (mia coetanea) siano state raccontato le medesime storie...
In quanto a me non ho paura di diavoli , possessioni ecc... nel caso leggessi qualche libro rilegato in pelle umana e scritto con il sangue e risvegliassi qualche demone boschivo , sicuramente ci sarà Bruce Campbell che con motosega e doppietta ci salverà tutti
PS scusate i discorsi un po confusionari ma mi sono ripreso stamattina da un febbrone terribile ops:
Io non ho nulla da ridire su questioni di fede, sono cose personali che riguardano il nostro "Io" e basta, però ritengo estremamente grave raccontare a ragazzi ( nn dico bambini, ma ragazzi! La nostra ospite ha 16 anni! ) delle palesi fantasticherie spacciandole x verità empiriche! L'ospite ci racconta dell'esprienza narrata dalla sua catechista riguardo ad un episodio di presunta possessione: "aveva la faccia sfigurata"...ok, ok, Regan dell'Esorcista è ormai entrata nell'immaginario colettivo delle possessioni demoniache, ma il film di Friedkin è pura fiction!!! Le varie testimonianze di possessioni nn ci mostrano mica persone sfigurate o che vomitano passata di piselli! Conclusione: la catechista si faceva ganza di fronte ai giovani pargoli desiderosi di ascoltare qualche campfire tale.
"Poi mi ha ank detto che un demonio può entrare dentro di se quando si perde la fede il Dio quando non si crede più a lui". Ehm...ok, il mondo dovrebbe essere popolato da demoni almeno quanto era popolato da skeletrici alieni in "Essi vivono"!
"e la musica rock metal sono scritte al contrario quindi incitano il demonio ad entrare..." A parte la generalizzazione disarmante ( la musica metal scritta al contrario??? ) un'affermazione del genere mi pare sia finita a tarallucci e vino anche nell'ambiente ecclesiastico!
Ecco, e con questo ho dato una maggiore aricolazione al mio "Benedetta ingenuità!".
Possibile , la droga fa questi scherzi
Vabbè , sta storia è vecchia quanto il rock stesso , e comprendo Krug il tuo disappunto sul fatto che venga propinata come verità di fede. I presunti messaggi satanici nelle canzoni erano per lo più "easter eggs"
sorprese inserite dai musicisti stessi ed erano tutt'altro che satanici. Stesso dicasi per i nomi dei gruppi che conterrebbero invocazioni al diavolo sotto forma di acronimi (i casi più famosi sono quelli dei Kiss e degli AC/DC).
Il fatto è che queste dicerie stanno ritornando fuori anche attraverso la rete (ci sono diversi siti che vorrebero dimostrare la veridicità di queste tesi sul rock) e vengono propinate alle nuove generazioni come il caso che abbiamo di fronte.
io personalmente sono daccordissimo sul pensiero religioso,sul fatto che sia personale,sulla fede in Dio, (io stessa credo in Dio), però siamo arrivati a un livello esasperante!
per esempio la storia delle canzoni al contrario è davvero una scemata per me, o gli insegnanti che ti esagerano nello spiegare le cose ai ragazzi...se si ascolta loro ci si dovrebbe chiudere a vita in casa e pregare24ore su 24 se no il demone ti prende!
così si traumatizzano i ragazzi!
un esempio lampante è stato due giorni fa...con il fatto che la data richiamava il numero della bestia molte persone sono uscite di testa pensando che fosse arrivata la fine del mondo...così si esagera!!!
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