Dopo il successo internazionale di Sorry, vincitore del Friedrich Glauser Preis come miglior thriller tedesco nel 2010, torna in libreria con un nuovo romanzo lo scrittore tedesco Zoran DrvenkarIl viaggiatore conferma la straordinaria capacità dell’autore nel gestire l’intreccio e nell’architettare trame debordanti, con una voce  che svela segreti, traumi e paure di tutti i suoi personaggi.

Germania, autostrada A4 tra Bad Hersfeld e Eisenbach: una tempesta di neve blocca il traffico e le macchine si trovano letteralmente ferme per due ore. Un uomo esce dalla sua vettura e, coperto dalla neve e dalla notte, entra in 17 automobili e uccide altrettante persone. È questo l’incipit cruento de Il viaggiatore, un thriller dove non c’è un solo protagonista ma tanti attori che si susseguono in una narrazione concitata e magnetica. Dove i punti di vista sono tanti quanti i personaggi e dove a parlare è sempre, costante, una seconda persona singolare, un Tu incalzante che dialoga con il lettore e che coinvolge in maniera irresistibile.

 

Zoran Drvenkar, nato a Krizevci, in Croazia, nel 1967, a tre anni si trasferisce con la famiglia a Berlino, dove risiede tuttora. Autore pluripremiato di libri per bambini e ragazzi, dal 2003 scrive thriller, tra i quali Sorry (Fazi Editore 2009).

 

Hanno detto di Sorry:

«Drvenkar scrive un genere di romanzo davvero raro, di quelli che chiamiamo page-turner, e riesce così brillantemente perché sa come usare tutti gli strumenti che ha a disposizione fino a ottenere un risultato eccellente». The New York Times

 

«I fan dei thriller di Mo Hayder, Kathy Reichs o Stieg Larsson possono contare adesso su Zoran Drvenkar... una trama fittissima che vi terrà col fiato sospeso fino all'ultima pagina». Der Spiegel

«Uno scrittore sorprendente, una scrittura impeccabile».  Francesca Marani, il Venerdì di Repubblica

«Ogni pagina è una nuova emozione, sottolineata da un modo di scrivere personalissimo». Piero Soria, tuttoLibri de La Stampa

«Uno di quei thriller che ti inchiodano alla pagina». Elena Dallorso, Donna Moderna

Traduzione di Vincenzo Gallico e Fabio Lucaferri

pp. 590 – 18,00