Marti Noxon è un nome che ha il potere di far drizzare le orecchie ai fan di Buffy e del suo spin-off Angel. Marti è stata infatti, insieme a David Fury, la produttrice dello show e al contempo valida scrittrice di molti degli episodi.
Dopo la fine di Buffy e la precoce interruzione di Angel alla quinta stagione, l’unico telefilm rimasto per qualche tempo ad accontentare il pubblico del weird adolescenziale è stato Tru Calling, anch’esso però piagato dall’incertezza manifestata dai network.
Dal 18 gennaio, fortuna loro, gli orfani del Buffyverse statunitensi possono alleviare le loro pene con la nuova creatura di Marti Noxon, Point Pleasant.
Lo show vede protagonista le gesta di una bella ragazza, Christina Nickson (interpretata da Elisabeth Harnois) nella cittadina costiera di Point Pleasant. Fin qui, nulla di troppo diverso da tanti telefilm adolescenziali, tipo The O.C. se non per il piccolo particolare che la fanciulla è al contempo figlia del Diavolo e di una santa. Lo show vorrebbe, nelle intenzioni, essere un mix di atmosfere torbide alla Twin Peaks, i già citati Buffy e The O.C. con in più un pizzico di Peyton Place.
Christine è costantemente in bilico tra il bene ed il male, a causa della dualità della sua natura; in questo ricorda quindi il personaggio di Angel, anch’egli tormentato dal fatto di avere un anima in perenne lotta con il demone del vampiro.
Un giovane sacerdote cercherà di portarla sulla strada del bene, mentre il misterioso Lucas Boyd (Grant Show - un nome, un programma), un “caro amico di papà”, eserciterà a suo modo la sua influenza. Ma, come sempre, non sempre i personaggi sono quello che sembrano ed i loro obiettivi sono spesso misteriosi…. E questa pare sarà la chiave di lettura della serie.
“I primi tredici episodi sono un’esplorazione per Christina di cosa significhi quando qualcuno ti dice che sei la figlia del Diavolo” spiega la Noxon, “cosa ti dica, specialmente quando non senti ancora alcuna pulsione maligna in te ma comunque il male è la tua essenza. E’ un po’ come essere un alcolista. Sai di avere un problema e stai cercando di porvi rimedio, ma periodicamente perdi il controllo e inizi a far male alla gente” (la Noxon usa l’intrigante termine “go Carrie on people”). Continua: “Cerchiamo di capire come Christine può porre una fine a questa situazione. Lei vuole contrastare il suo fato”.
Nonostante il pilot abbia tonalità decisamente dark, la Noxon afferma che cercherà di inserire (come ha già fatto in passato con ottimi risultati) dello humor, anche se non in dosi così massicce come con l’ammazzavampiri. “Uno dei problemi di Buffy”, dice la Noxon, “era che essendo ambientato in un mondo divertente a volte la sensazione di paura non era così presente come avremmo voluto. Quando i personaggi passano il tempo a scherzare sulle cose, la sensazione di realtà delle situazioni sparisce. Una delle sfide di Point Pleasant è di cercare di portare la serie su una base che possa sembra reale agli spettatori. Non avremo mostri di latex e questo genere di cose. Abbiamo quindi la possibilità, man mano che andiamo avanti, di rendere la serie sempre più realisticamente paurosa e psicologicamente terrorizzante”.
Una notizia positiva per le fan di Spike. Marti Noxon vorrebbe inserire in qualche modo James Marsters nello show, tantoché pensava di scritturare l’attore per la parte di Boyd. “Probabilmente James ha sentito che Boyd era molto vicino a Spike, solo più cattivo e carismatico, e credo che volesse allontanarsi dallo stereotipo del bad-guy” dice la produttrice. Ciononostante, si dichiara pronta ad assegnargli qualsiasi parte egli desideri, così come per Amber Benson (Tara in Buffy).
16 commenti
Aggiungi un commentoTelefilm "de paura"?
Dura, i miei ricordi devono andare indietro parecchio, fino agli anni '70 almeno... ("Donna Velata" o qualcosa di simile).
Creare suspance e tensione nel contesto di una trasmissione tv seriale credo sia una cosa che poche volte sia stata possibile ottenere, anche per via della tipologia del mezzo.
L'ultimo esempio, temporalemente parlando, puo' essere "Hush" di Buffy.
Buffy, che, personalemente, non ho mai visto come una serie "de paura" o d'orrore, ma una produzione di buona (a volte ottima) qualità con una buona storia (o storie) e mitologia. E con qualche puntata veramente coraggiosa dal punto di vista del "rischio", come il già citato "Hush" (40 minuti su 45 senza una parola...), il sublime "The Body" e la famosa puntata-musical.
Twin Peaks in qualche episodio era piuttosto "teso" (allora) anche se, visto ora, provoca piu' che altro sbadigli e noia.
Xfiles era carino (a volte), ma non mi ha mai fatto "preoccupare" piu' di tanto.
Belfagor forse, ma al periodo ero troppo piccolo per ricordarlo.
Tutto sommato, credo sia appunto un problema del media utilizzato.
Ciao.
nulla potra mai essere cm Buffy tutti parlano dei telefilm cosidetti "eredi di buffy" xo quel telefilm e unico e nessun altro riuscira a prendere il suo posto!!!!!!!!!!!!!
Io non ho mai avuto interessa a guardare Buffy e vi giuro che non ho mai visto neanche un episodio: l'unica volta che mi sono soffermato a darci un'occhiata mi sembrava una puntata di Streghe.
Questo mi sembra più interessante, non ne avevo mai sentito parlare. Vedremo.
Questo equivale a paragonare l'oro con la latta, comunque...
Sono indietro di un po' di puntate, comuqnue mi sa che tira una brutta aria: e' da metà febbraio che sono fermi alla puntata 6. :-/
Allora, ho visto i primi tre episodi e questo tf non ha niente di Buffy, nel senso che Buffy è un gran tf, questo mi è sembrata una grossa schifezza.
L'impressione che mi ha dato è che è veramente la classica soap adolescenziale con un pò di effetti speciali (belli per carità) a rimpolpare.
Tipo Smalville o Roswell.
Tutto troppo perfetto e patinato per colpire, i personaggi sono tutti da rivista di moda, i cattivi hanno il carisma sotto le scarpe. A ciò si aggiunge situazioni piuttosto inverosimili (anche se coperte da un'ottima regia), come l'incidente del 3° episodio che è da sghignazzo a scena aperta.
Cmq il fondo lo si raggiunge con la protagonista che è tutto meno che convincente, ma tant'è, visto che le fanno fare scene come quella del prete e del coltello non la si può neanche incolpare + di tanto.
Il grosso problema è che la dicotomia bene-male che dovrebbe dare il succo alle storie è quanto di + banale e maniacheo abbia visto da parecchio.
Insomma, alla fine l'unica cosa che mi è piaciuta, a parte qualche discreta inquadratura, è la solita splendida colonna sonora di Robert Duncan.
Guarderò altre puntate per vedere se si riprende un pò.
Quando arriverà in Italia sarà un successone, e per certi versi lo merita pure. Ma non confondentelo con Buffy, quella era realmente un'altra cosa.
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