Saw è nelle sale italiane da poco più di una settimana, ma sta facendo molto parlare di sé. I critici delle testate più autorevoli e il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori) sembrano pensarla allo stesso modo, e l’hanno stroncato a più riprese (come abbiamo già documentato qui), ma sono tante le voci che hanno preso le distanze dal loro coro indignato.
Le recensioni positive, apparse durante gli ultimi sette giorni su numerose testate giornalistiche e siti web dedicati al cinema, sono infatti numerose; ve ne mostriamo alcuni brevi stralci:
Marco Mazzeschi - Arezzo Notizie
Non è un capolavoro indiscusso, ma nella sua imperfezione è perfettamente riuscito, promosso a pieni voti, soprattutto per lo spirito con il quale è stato progettato e messo in scena. Un ottimo low budget, abbastanza exploitation e con retrogusto di b-movie, un gioiellino che tra qualche anno sarà un piccolo cult. [...] Film, sì per stomaci forti, ma che mi sento di consigliare per la sua estrema originalità e coraggio nella messa in scena, in un periodo dove la saturazione da Computer Grafica va per la maggiore e non si realizzano più sanguigni b-movie, questo "Enigmista" potrebbe rappresentare un sano punto di riferimento per tornare a fare un certo tipo di Cinema, perché no, anche artigianale, come da un po' molti cineasti si sono dimenticati e che può essere un buon mezzo per incoraggiare a far Cinema anche a chi dispone di pochi mezzi economici, ma è dotato di illimitata creatività e fantasia.
Gianvincenzo Morabito - La Provincia di Venezia
Un insieme di molteplici elementi che compongono la psicologia del film donano un'atmosfera tetra e psicodrammatica. Non solo un thriller dagli elementi horror, ma Saw è anche una sorta di favola morale che cerca di insegnare attraverso le decisioni, che i protagonisti prenderanno, il valore della vita. Ottima la scelta della colonna sonora curata da Charlie Clouser, compositore, programmatore ed esperto di remix e tastierista del famoso gruppo Nine Inch Nails. Il suo lavoro completa a pieno il prodotto cinematografico amplificando la buia e claustrofobica emozione che Saw trasmette allo spettatore.
Adriano Aiello - Castlerock.it
C'è il gusto del migliore cinema exploitation in questo esordio di James Wan, autore insieme a Leigh Whannell di un thriller macabro e frizzante, caratterizzato da una sana e onesta tendenza all'intrattenimento più gustoso. [...] Un film comunque consigliato ad un pubblico dotato di ironia e dallo stomaco abbastanza forte, o comunque da chi non cerchi nel cinema l'affresco sociale, la ricercatezza formale o la seriosità autoriale. Saw è d'altronde uno sfrontato b-movie di come se ne facevano molti una volta e troppi pochi ora; in questo caso ci accodiamo perfino al divertente inquadramento del film fattone dal suo produttore Greg Hoffman: “Saw sarebbe un classico hitchcockiano se Hitchcock avesse visto i video dei Nine Inch Nails”.
Alberto Brumana - Hideout.it
Senza tirare in ballo film del passato, con cui quello in questione ha ben poco a che vedere, si può tranquillamente affermare che Saw sia un ottimo b-movie, un thriller con risvolti horror, perfettamente in grado di svolgere quello che si chiede da un film di genere: tenere lo spettatore avvinghiato alla poltrona.
La perbenistica critica italiana ha bollato la pellicola come irritante o persino indignante, dimenticandosi dell’esistenza di un cinema importante come quello di genere.
Gianluca Codardi - Giornale e Caffè
Tralasciando queste speculazioni sociologiche non rimane che dire il film è imperdibile per tutti gli amanti del genere e che nonostante alcune ovvietà e stereotipi della trama (anche qui ironicamente uno dei protagonisti nel film afferma "ho come un senso di deja vu"), e il già citato finale un poco fastidioso, questo Saw è comunque uno dei migliori thriller di questi ultimi tempi.
Nonostante le critiche il grande pubblico ha risposto positivamente al richiamo di Saw. La pellicola il weekend scorso è stata infatti la terza più vista in Italia, con un incasso di circa 1,3 milioni di euro e una proporzione sale/incassi simile a quella del numero uno assoluto, l’Alexander di Oliver Stone.
E quali sono le sue opinioni?
Citiamo a riguardo i punteggi (aggiornati al 20 gennaio) di tre siti internet dedicati alla raccolta delle valutazioni e dei commenti degli spettatori:
Icine.it: 3 punti su un Massimo di 5.
Filmscoop.it: 7,2 punti su un massimo di 10.
Zapsters.it: 3,5 su un Massimo di 5.
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