Richard Marchand ha passato i primi venti anni della sua vita nel nord del Canada, per la precisione Fort McMurray, Alberta.

Neve, boschi, grandi spazi. Poi si è spostato a Vancouver dove vive ancora adesso e dove ha incontrato i primi successi di carriera e sua moglie Catherine.

Prima il verde della natura canadese e quindi il mare incontaminato della Columbia inglese. Il tutto dovrebbe dar vita a visioni idilliache, no? Caprette, mucche al pascolo, ragazze stese sull'erba, qualche nuvola bianca in cielo.

E allora da dove escono fuori le visioni inquiete di questo artista? Da dove provengono quei feti verdastri fra relitti rugginosi, quelle creature-monolito, grigie e pietrose, sospese fra la morte e una nuova vita bio-meccanica?

Submission
Submission

Potrete gustare questi e altri incubi di arte digitale visitando il sito personale di Richard Marchand che si divide equamente fra i lavori visuali e la musica con risultati interessanti anche in questo campo, fra drum'n'bass, industrial, noise e altro ancora. Gli mp3 possono essere scaricati come singole canzoni o, tramite winamp, essere ascoltati in streaming. Non pago delle sue sperimentazioni con l'elettronica Richard ha cominciato anche a

Voyage
Voyage
sperimentare con il throat singing (una particolare tecnica di canto che ha molti praticanti fra alcuni popoli delle steppe asiatiche) con buoni risultati come si può giudicare dall'ultimo file presente sul sito.

Attraverso l'esperienza combinata della visione unita all'ascolto della sua musica potrete capire che non è indispensabile vivere in un'affollata e caotica metropoli per provare l'orrore di Red Hook!