Qual è il vero nome di Roma e perché è stato sempre tenuto nascosto? Da chi fu fondata? E cosa si nasconde sotto il Palatino?

Al passato di Roma è legato uno sconvolgente mistero, e molti hanno perso la vita per scoprirlo. Eppure c’è qualcuno che custodisce il segreto ancora oggi…

Un uomo che si fa chiamare il Colonnello, ed è al servizio di una misteriosa Fondazione, incarica il professor Lazzari, uno tra i massimi esperti delle origini di Roma, di rintracciare l’autentico nome della città e di ritrovare il Lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò.

A partire da un oscuro indizio, Lazzari si metterà in viaggio per tutta l’Italia sulle tracce di un antichissimo mistero. Accompagnato da Artemisia, un’agente della Fondazione, entrerà a contatto con antichi reperti, tombe sotterranee, necropoli, frammenti di libri perduti e arcani enigmi. Ma i due non sono i soli a voler svelare il segreto di Roma. E la setta di iniziati che custodisce il segreto sulla fondazione dell’Urbe non ha dimenticato le terribili punizioni riservate ai profanatori…

Davide Mosca è nato a Savona nel 1979. Laureato in Storia antica con una tesi sulla fondazione di Roma, ha lavorato per importanti case editrici. Attualmente collabora con la rivista «Riza Psicosomatica». È autore di numerosi romanzi storici.

 

Dal libro:

«Cosa accadde davvero quel fatidico ventuno aprile del 753 a.C.? La risposta ha ossessionato lei e migliaia di altri che l’hanno preceduta. Perché lei non crede che si tratti soltanto di una leggenda; lei crede davvero che qualcuno fondò Roma in un certo giorno a metà dell’ottavo secolo avanti Cristo. Non è così?».

Lazzari distolse lo sguardo. Al di là della vetrina un vecchio con un cappello di carta in testa e una sdrucita tuta bianca tempestata di gocce colorate verniciava alcune assi. Le pennellate avevano un ritmo costante: rassicuravano, raccontavano di un mondo solido, stagioni che si avvicendavano, alberi e legno. «Sì, lo credo».

«Anche le persone che rappresento lo credono».

La voce di Lazzari risuonò assente. «Chi sono?»

«Domanda non funzionale».

«Ah sì?».

Il Colonnello sollevò l’indice. «Le persone che rappresento hanno una precisa caratteristica: realizzano sempre i propri sogni. E lei – chi è lei, questo avrebbe dovuto domandarsi – e lei è la persona adatta al nostro scopo».

Lazzari scoppiò a ridere, una risata di gola, cattiva e disturbante. «Io adatto a uno scopo? Mi stia bene a sentire…», disse, ma si bloccò. «Ho sentito abbastanza. Ora me ne andrò e chiuderò il negozio. Perciò la prego di uscire. Non abbiamo altro da dirci».

«Il vero nome di Roma non è Roma, come lei sa bene», lo interruppe il Colonnello. «Uno dei più strabilianti segreti della storia riguarda quello che possiamo chiamare il primo giorno dell’Urbe.

Le persone che rappresento desiderano venire a conoscenza di questo segreto ed entrare in possesso di una prova della fondazione di Roma».

«Se queste persone desiderano mantenere immacolato il primato di cui si vantano, gli dica di scegliersi un altro sogno. Questo è irrealizzabile».

In uscita il 12 aprile.

Davide Mosca, Il profanatore di biblioteche proibite

Nuova Narrativa Newton

PAG: 480 Ca

EURO 9,90