Adria Petty, figlia del popolare cantante Tom Petty, ha scelto il genere horror/thriller per il suo debutto alla regia a livello cinematografico, con Suffocate. Sebbene non abbia fin qui diretto un lungometraggio, la regista è già stata capace di distinguersi nella realizzazione del documentario Paris, Not France, oltre che nel coordinamento e nella gestione di campagne pubblicitarie di ditte estremamente importanti come McDonald’s e Converse: difficile quindi pensare a eventuali problemi di inesperienza.
Il copione, opera di Ben Olson, pare solido e dovrebbe dar vita a un film lineare, senza fronzoli, ma al contempo affascinante, simile, per certi versi al celebre Saw L’enigmista. Nella trama sembrano infatti mescolarsi alla costante tensione anche elementi di sfida intellettuale, quasi da romanzo giallo.
Un gruppo di persone si ritrova a entrare in un edificio zeppo di trappole mortali. L’implacabile killer li attende e pare giocare con loro come il gatto col topo. Tutti saranno costretti a sfruttare al massimo la loro intelligenza e prontezza, ma anche a collaborare, perché solo unendo le forze ci sarà una speranza di sopravvivenza.
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