L'horror che viene dalla Spagna, in questi ultimi anni, ha suscitato non pochi dibattiti tra i fan. C'è chi guarda ai nuovi registi iberici come a delle belle speranze e chi proprio non li sopporta e li accusa delle cose più strane (la più strana di tutte, probabilmente, è di risultare banali perché, ispirandosi soprattutto alle opere letterarie del bravo Ramsey Campbell, trattano spesso di sette segrete). Certo è che una ventata di novità, gente come Alejandro Amenabar (Thesis, Apri gli occhi, The Others), Francisco Plaza e Jaume Balagueró, l'ha portata. Foss'anche solo per un motivo, apparentemente trascurabile ma che, viste le recenti tendenze dell'horror, assume una certa importanza: dalla Spagna arriva un horror all'inglese - ci sia perdonato il delirio geografico - assai gotico, weird e soprannaturale.
Che sia questo, alla fine, il vero motivo per cui la truppa spagnola risulta indigesta a tanti "esperti" nostrani di razionalissime paure noir? Chissà.
Intanto, però, la Spagna è sempre meno "periferica" rispetto al mercato internazionale, cosa che in Italia non ci sogniamo nemmeno. La Dimension Films, molto attiva quando si tratta di horror, sta infatti per lanciare sul mercato statunitense Darkness di Balagueró, già autore di quel mezzo capolavoro che è The Nameless.
Pensato originarimente come un film internazionale, Darkness vanta un cast di tutto rispetto, dove spiccano la burrosa ma assai piccante Anna Paquin (Rogue nella serie X-Men), il nostro Giancarlo Giannini, l'ottimo Fele Martínez (protagonista, ultimamente, de La mala educación di Almodóvar) e Iain Glen.
Darkness, che probabilmente avete già visto e stravisto, sarà il film horror-natalizio della Dimension (uscirà proprio il 25 dicembre; potete vedere qui il trailer), e farà conoscere negli Usa questo talentuoso regista. Non ci vuole un indovino per prevedere che la sue storie di bambini scomparsi, congiure e culti segreti, misteri sepolti e - soprattutto - tensione soprannaturale, conquisteranno anche il pubblico americano. E tutto questo ancor prima che esca Fragile, il nuovo film di Balagueró di cui vi abbiamo già parlato qui.
E così la Spagna è sempre meno periferica. Che piaccia o no, col soprannaturale si va lontani.
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