Dopo la splendida parentesi cinematografica avvenuta con Chocolat, tratto dall'omonimo libro pubblicato nel 2001, Joanne Harris torna in libreria con Il Seme del Male, passando dalla commedia sentimentale al "figlio della notte" più in voga dell'ultimo anno: il vampiro.
Il seme del male, racconta una storia di vampiri senza mai usare la parola vampiro, una storia di fantasmi senza un fantasma, una storia horror in cui la vita reale si rivela più inquietante di qualsiasi mitologia. Un romanzo ipnotico che trascina il lettore in un vortice sensuale di amicizia perduta e ossessioni, arte e follia, amore e tradimento.
Il seme del male
(Coll. Narratori Moderni; traduzione dall'inglese di Laura Grandi; 344 pag.
€ 18.60; ISBN 978881167025-4; Garzanti Editore)
Cimitero di Grantchester, Cambridge. L’iscrizione è nascosta dai rami uniti di un albero di biancospino e di un tasso. È quello di una donna: Rosemary Virginia Ashley. Alice Farrell, giovane pittrice in cerca di ispirazione, non sa perché è finita davanti a questa lapide. Non conosce quella donna e non sa che cosa l’abbia portata qui, sa solo che la lapide la mette profondamente a disagio. Una sensazione strana, simile a quella che prova quando conosce Ginny, la nuova fidanzata del suo ex, Joe. Forse si tratta solo di gelosia. Eppure c’è qualcosa di oscuro in quella ragazza dalla bellezza eterea, con i capelli rossi e una passione per i quadri preraffaelliti che ritraggono donne uguali a lei. Cosa si nasconde dietro quegli occhi enigmatici e inquieti? E perché Ginny di notte fa visita alla tomba di Rosemary, seppellita cinquant’anni prima, ma lungi dall’essere dimenticata? Che relazione c’è tra le due donne? La risposta forse è in un vecchio diario. Ma ormai passato e presente sono una cosa sola e Alice deve riuscire a distinguere tra sogno e follia, bugia e finzione. Perché ora quella che era solo una sensazione sta per trasformarsi in un’orribile realtà. Una realtà di orrore e morte, sangue e vendetta, ossessione e tradimento, passioni oscure e amicizia perdute.
Joanne Harris è nata, da padre inglese e madre francese nello Yorkshire, dove attualmente vive. Si è laureata al St. Catherine’s College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. Fino al 1999 ha insegnato francese nelle scuole secondarie di Leeds. Nel 1998 ha pubblicato Chocolat (Garzanti), il suo primo grande successo, tradotto in tutto il mondo e da cui nel 2001 è stato tratto l’omonimo film. A questo hanno fatto seguito Vino, patate e mele rosse (Garzanti 1999), che sta diventando anch’esso un film (prodotto dalla Eagle Pictures), Cinque quarti d’arancia (Garzanti, 2000), La spiaggia rubata (Garzanti, 2002), La donna alata (2003) e Profumi, giochi e cuori infranti (2004). E’ anche autrice, con Fran Warde, di La cucina di Joanne Harris (Garzanti, 2003).
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