Hans Ruedi Giger non ha bisogno di presentazioni essendo, probabilmente, l'artista più celebre tra le nuove generazioni. Ispirato da Bellmer, Lovecraft e Salvador Dalì, H.R. Giger è colui che ha saputo fondere design e pittura, arte contemporanea e iconografia fantascientifica in alcune delle creazioni più originali e sorprendenti mai concepite da essere umano: se si pensa all'anatomia di Alien (che gli valse un premio Oscar), alle visioni infernali di Poltergeist 2, alle numerosissime copertine per album (famose quelle per gli Emerson, Lake and Palmer e i Carcass) e alla sconfinata produzione di sculture, quadri, installazioni, si può dire che Giger abbia inventato quello stile biomeccanico in cui oggi ci imbattiamo tanto spesso. Centinaia di migliaia di persone lo portano, per esempio, sulla loro pelle, nella forma di tatuaggi più o meno consapevolmente ispirati al maestro svizzero.

Anatomie impazzite, rimescolamenti fisiognomici, tubi, circuiti che sembrano iscrizioni aliene, vertebre e teschi mutanti, donne che somigliano ad alieni, alieni che somigliano a organi genitali, la fantasia di Giger tutto ha mescolato, incrociato, riplasmato. Le sue opere (disponibili in ottime edizioni della Taschen) sono totem di una post-umanità degenerata, dove la tecnologia sembra aver aperto la strada alle "nuove perversioni" di cui parla Lovecraft nel Richiamo di Cthulhu.

Alcune di queste opere, adesso, stanno diventando diorami tridimensionali di inquietante bellezza. A realizzarle è la stessa McFarlane Toys che ha già proficuamente investito sulla fantasia malata di Clive Barker. Sulle pagine web di Spawn.com si possono ammirare le prime immagini del diorama Li II, ovvero la versione tridimensionale, perfetta sin nei minimi dettagli, dell'omonimo quadro del 1974. Altri diorami sono in preparazione e la collezione completa sarà commercializzata in ottobre. Una buona idea regalo per Halloween, quindi.