Grazie alla collaborazione dell'ufficio stampa della casa di distribuzione Videa CDE, la Ornato Comunicazione, vi presentiamo una lunga intervista fatta a Pascal Laugier ideatore e regista di Martyrs, che attraverso i suoi commenti ci instrada nel crudo mondo della sua ultima fatica cinematografica. La speranza, afferma Laugier, è quella di commuovere il pubblico o, perlomeno, di suscitare emozioni talmente forti da far riflettere e confondere gli spettatori, sulle nozioni di persecutore e perseguitato.
Potete leggere l'intervista qui.
Buona lettura.
7 commenti
Aggiungi un commentoVado a leggerla subito )
Salve ragazzi, vorrei precisare però che l'intervista è stata fatta probabilmente da qualche collega francese (giornalista) e consegnataci dall'ufficio stampa. Era nostra intenzione fare una bella intervista al regista, ma questa dice tutto e quindi sarebbe stato abbastanza inutile farne un fac-simile. Abbiamo deciso di pubblicarla (ed editarla) proprio perché dice molto sul film creando anche una certa attesa. Ma non è detto che in futuro non ci si possa pensare a farne una nuova...
Questa intervista è estremamente interessante poichè sa rendere davvero molto bene ed evidenziare la genialità di questo regista. Genialità creativa, ma anche profondità di sguardo nell'interpretare il reale che ci circonda, nonchè capacità di usare la tecnica cinematografica per esprimere al meglio angosce e inquietudini potenti che attraversano l'anima di tutti noi. In particolare in questa nostra epoca così, di per sè violenta e cupa (sotto vari profili). Il film poi è BELLISSIMO. Mi permetto di consigliarne VIVAMENTE a tutti la visione (magari in compagnia di qualche amico, perchè è davvero molto strong, dall'inizio alla fine) )
P.S. (Per F. Spagnuolo: credo non ve ne sia bisogno, naturalmente, ma se ne avete, mi dichiaro disponibile a fare non una, ma anche cento interviste gratis a questo sommo regista. So che è impossibile, sia chiaro, ma ho voluto dirlo lo stesso ))). Cari Saluti.
Grazie per l'interessamento, Psiche, ma temo che siamo già coperti per questo genere di iniziative
A presto,
Francesco
Non avevo dubbi, caro Francesco. La mia era semplicemente un'espressione d'amore verso questo film. In verità poi la mia professione (lo psicoanalista) è ben lontana dal mondo dell'editoria, alla quale mi sono avvicinato solo per aver scritto il capitolo di un libro di saggistica relativo alla mia professione, nonchè un articolo su una rivista scientifica. Non so neppure se sarei in grado di fare un'intervista. Un colloquio psichiatrico, oppure la scrittura di un caso clinico, quelli certamente sì
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