La casa d’inferno

Se un uomo dalla fervida immaginazione come quella di Stephen King ha definito La casa d’inferno come il "romanzo del terrore più spaventoso che sia mai stato scritto", allora c'è da preoccuparsi veramente, soprattutto se si pensa che dietro al racconto di quelle "quattro mura infestate" si cela la mano di Richard Matheson.

Per più di vent’anni la casa appartenuta a Belasco è rimasta vuota. Indicata come la più inaccessibile delle case infestate, è un antico palazzo le cui mura hanno assistito a scene di orrore e depravazione inimmaginabili. Due tentativi di investigarne i segreti si sono conclusi terribilmente. Ora si prepara una nuova spedizione: quattro persone entrano in quel luogo misterioso, determinate a sondare gli ultimi segreti di vita e di morte che vi si celano. Ognuno di loro è spinto da una ragione personale per sfidare le mille tentazioni di quella dimora: ma potranno le loro anime sopravvivere di fronte a quanto si nasconde nella casa più infestata del mondo?

Nel 1973, a due anni dalla pubblicazione, il regista John Hough (L'isola del tesoro, 1972), sulle basi di una sceneggiatura firmata dallo stesso Matheson, adattò Hell House per il grande schermo, variandone però il titolo in The Legend of Hell House. Il film ebbe i favori della critica e nel '75 si candidò come "Miglior Film dell'Orrore" ai Golden Scroll (oggi Saturn Awards) che dal 1972 vengono assegnati dai critici dell'Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films.

Per la cronaca, ad aggiudicarsi il titolo quell'anno fu Mel Brooks con il suo Frankenstein Junior...

Richard Matheson, nato ad Allendale nel 1926, ha collaborato a lungo con il cinema e la televisione, scrivendo alcuni degli episodi più memorabili di Ai confini della realtà, e diversi suoi romanzi e racconti sono stati adattati per il grande schermo, tra cui Tre millimetri al giorno e Io sono leggenda, uscito a gennaio del 2008 per la regia di Francis Lawrence, con Will Smith.

Richard Matheson, La casa d’inferno, 384 pagine, 16.50 euro, Fanucci Editore, collana: Gli Aceri