Tom Cruise e United Artist hanno acquisito i diritti di The Monster of Florence versione anglosassone del libro italiano Dolci colline di sangue scritto da Douglas Preston e dal fiorentino Mario Spezi, campione di vendite negli Stati Uniti.
Il libro racconta la storia dei delitti commessi tra il 1968 e il 1985 nelle campagne fiorentine, ma più che raccontare le vicende di Pietro Pacciani, il mostro di Firenze televisivo, getta una nuova luce sulla vicenda.
Dolci colline di sangue è, infatti, la controinchiesta raccontata soprattutto da Mario Spezi che alla colpevolezza di Pacciani non ha mai creduto, ma piuttosto ipotizzando che il vero mostro di Firenze potesse essere una persona rimasto ai margini dell’inchiesta, un serial killer vero, che ha iniziato a uccidere giovanissimo e appartenente al clan dei sardi.
Spezi ha dichiarato che lo script sarà realizzato da Chris McQuarrie (premio Oscar per I soliti sospetti) e che Cruise produrrà e deciderà se prendere parte al film con un ruolo dopo averlo letto.
11 commenti
Aggiungi un commentoSono più curioso di leggere le ipotesi alternative proposte dall'autore del libro che dalla notizia del film con Tom Cruise.
Ma forse Cruise non reciterà nemmeno...
ho letto il libro di Spezi e Preston, direi che nessun altro si avvcina di piu\' alla realta\' dei fatti. L\'idea di un film sarebbe geniale (a parte i 2 instant movie usciti nel 1986 di pessima qualita\').
Sarebbe importante a distanza di 30 anni fare luce e chiarezza su una vicenda che ha rappresentato \"il lato piu\' oscuro\" dei misteri italiani.......
Credo pochi abbiano creduto alla versione ufficiale dei \"compagni di merende\" sostenuta dalla Procura della Rpubblica Italiana.
Il mistero dei misteri....la storia piu\' cruenta e maledetta dell\'Italia del dopo guerra....fino ad ora nessuno è riuscito a dare un benche\' minima risposta...
Facciamolo in memoria delle povere vittime e dei familiari delle stesse!!!!
Sperando che questa volta nessun potente ci metta di nuovo lo \"ZAMPINO\"............
Paolo
Sarebbe importante a distanza di 30 anni fare luce e chiarezza su una vicenda che ha rappresentato \"il lato piu\' oscuro\" dei misteri italiani.......
Personalmente ritengo che ancorare un'opera di fiction (quale è sempre, e sempre rimarrà un film) ad una vicenda reale di cronaca nera, con morti vere, drammatiche e sconvolgenti per intere famiglie, non sia una buona idea in sè. La ritengo inoltre eticamente grave, spettacolarizzante il dolore di persone in carne ed ossa e anche inutile, rispetto al dare un contributo alla cinematografia esistente. Peggio ancora se si tratta del genere thriller-horror, che a mio avviso dovrebbe essere il meno possibile contaminato da vicende reali, e gettarsi invece nell'esplorazione di "altri mondi", appunto. Un film, poi, non "fa luce" su un bel niente, caro Paolo. Anche per questo non sono d'accordo col tuo commento precedente
raccontare la verita' attraverso un film...potrebbe essere 1 buona cosa...non credi?
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