La musica incalza, lo stile è quello – inconfondibile – di Marilyn Manson. Una ragazza bionda, i cui occhi sono nascosti da un paio di occhiali da sole con i vetri a forma di cuore, stile Lolita di Kubrik, si incammina tra una folla di ragazze trasgressive che ballano. Il video è Heart shaped glasses, di Marilyn Manson, per l'appunto, e il volto i cui occhi (e non solo) vengono spesso inquadrati tra tanti corpi danzanti e seminudi è quello di Vanessa Alexandra, modella gotica, cantante e attrice che ci ha svelato alcuni particolari estremamente interessanti riguardo il backstage di questo video e la sua amicizia con Marilyn Manson, oltre che a raccontarci delle cicatrici artistiche, tatuaggi e piercing con i quali decora il suo corpo. Vanessa è un'artista eclettica, controversa e diversa da tutto quello a cui siamo abituati. Una caratteristica che è molto semplice notare, sin dalle prime battute, è il fatto che questa ragazza venticinquenne lascia a bocca aperta chiunque abbia la fortuna di parlarle anche solo per qualche minuto. È per questo che – nel tentativo di trasmettere anche a voi la vitalità e la forza di questo personaggio - ho deciso di proporre qui l'intervista integrale, limitando il mio intervento a queste poche righe iniziali, nelle quali vorrei illustrare brevemente il suo percorso artistico. Nel 2002, Vanessa Alexandra ha iniziato a lavorare come modella per aziende di moda gothic e fetish, nel tentativo di arrotondare il suo stipendio da impiegata di una piccola agenzia assicurativa. Il suo look, che non può certo passare inosservato, fu però motivo di licenziamento e per lei il segnale che bisognava lanciarsi definitivamente in una carriera artistica, suo sogno sin da piccola. Il contratto come modella delle Suicide Girls – gruppo controverso di modelle dark/gothic con piercing e tatuaggi, che sarà illustrato in un articolo tra qualche numero – dà ufficialmente inizio alla sua carriera. Vanessa però ha una forte passione per la musica e il canto, lei stessa infatti ci racconta di cantare dall'età di sette anni, e questo la porta a conoscere – da fan – la band metal/punk Deadstar Assembly, molto famosa negli Stati Uniti d'America, dove i loro concerti registrano sempre il tutto esaurito. Nel 2004 Vanessa sposa proprio il chitarrista di questo gruppo musicale, Dreggs, divorziando però soltanto pochi mesi dopo. Invece di lasciarsi andare allo sconforto, Vanessa impacchetta le sue cose e si trasferisce a Los Angeles, dove nel 2005 inizia ad inserirsi sia nel mondo della moda sia in quello della musica, lavorando e facendo amicizia con gruppi come i 30 Seconds to Mars (per chi non li conoscesse, si tratta della band dell'attore Jared Leto, visto, tra le altre cose, in Alexander di Oliver Stone), The Underneath, Marilyn Manson e artisti come, per citare un nome, Dean Karr (fotografo e regista di video per i Rancid, Cypress Hill, Ozzy Osbourne e tanti altri).
Fervente animalista, Vanessa ha partecipato a diverse campagne della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), un'organizzazione per il sostegno dei diritti degli animali, forgiando un motto tutto suo... ovvero “meglio nuda che in pelliccia”.
Oltre alla moda, alla musica e ai film – tutte passioni che è riuscita a mettere in pratica con successo – questa poliedrica artista adora l'horror, lo splatter e ha una smodata passione per il sangue e i vampiri. Un suo tratto distintivo è quello di aver modificato il suo corpo con decine di tatuaggi, piercings e cicatrici – l'arte è quella della scarnificazione, attraverso la quale si creano cicatrici decorative su tutto il corpo – una delle quali parte dalla natica sinistra, percorrendo tutta la gamba fino alla caviglia.
1: So che sei impegnatissima come modella e volto di molte campagne pubblicitarie. Eppure la tua carriera non si limita solo a questo...
No, infatti. Sono una cantante ed è questo il mio interesse principale nel mondo dello spettacolo. Canto l'opera lirica da quando avevo sette anni e musica rock da quando ne avevo dodici. Per me essere una modella è sempre stato solo il mezzo per arrivare a conoscere le persone giuste e fargli ascoltare la mia musica. Al momento sto lavorando a due progetti paralleli. Il primo è la Gothic Lolita Orchestra, che al momento attraversa una fase di stallo perché il nostro produttore, Johnny Uhrig, ha gusti un tantino diversi dai miei e questo condiziona molto le sue scelte. Lui adora Meatloaf ed Elton John, oltre alle ballate rock. Piacciono anche a me, non fraintendermi, vorrei riuscire a suonare una musica rock nella quale ci si possa identificare. Sarebbe perfetto riuscire a portare sul palco un tipo di musica che la gente possa canticchiare, abbinata a un sottofondo da orchestra (soprattutto il violino; te l’avevo già detto che è il mio strumento preferito in assoluto?).
Voglio salire su un palco e saltare, ballare, cantare col cuore e divertirmi, non mi va di restare impalata davanti a un microfono, cantando canzoni con la preoccupazione di raggiungere la mia ottava più alta. Secondo me il punto principale del far parte di un gruppo musicale e fare concerti dal vivo è divertirsi e far divertire gli altri. Abbiamo scritto delle canzoni fantastiche, ma a causa della mia solita fortuna sono stata male le ultime due volte che abbiamo provato a registrare. Essendo io una perfezionista, non ho voluto che quelle sessioni fossero registrate, perchè cantare con la testa pesante e il petto chiuso non è affatto bello. Siamo in attesa di fissare una nuova data e nel frattempo cercherò di coprirmi bene, per evitare problemi!
Il secondo progetto musicale al quale sto lavorando è una collaborazione con mio fratello William, il cui nome d’arte come produttore è Antiks. La nostra musica è una specie di trip-hop, quindi assolutamente diversa dal Goth Lolita Orchestra. Non mi piace affatto restare ancorata a un solo genere, soprattutto quando si tratta di musica, quindi ho voluto fare qualcosa di totalmente diverso.
Abbiamo già registrato tre canzoni e al momento sono in fase di lavorazione al mixer. La mia canzone preferita di questo progetto è Pig, che dovrebbe essere lanciata molto presto.
Ok, ho parlato troppo di musica, vero? È che semplicemente la adoro! A parte questo però ho anche altri hobbies, sai? Studio giapponese, disegno e dipingo quadri. Quest’estate poi sarò in tour con la Junker Designs, un gruppo indipendente di stilisti dark, quindi diciamo che non ho un attimo libero!
2: Direi proprio che tu abbia ragione! Ma dimmi, hai lavorato con uno degli artisti più controversi della scena musicale del momento. L’Anticristo, ovvero Marilyn Manson, che è anche un tuo caro amico. Ti va di raccontarci il vostro primo incontro?
Era il lontano 2004. Mi trovavo a una festa organizzata dopo uno dei suoi concerti e credo di essere stata l’unica ragazza né ubriaca né sotto effetto di droghe. Invece di flirtare con lui o infastidirlo, come facevano le altre, me ne stavo a chiacchierare con alcuni dei musicisti, in compagnia di una bottiglia d'acqua. A un tratto qualcuno gridò che nella stanza di fianco c’era della marijuana e tutte le ragazze corsero via, lasciandomi da sola con Manson. Lui ridacchiò, sorpreso forse del fatto che io non fossi corsa via insieme alle altre. Prese posto accanto a me e si avvicinò con aria cospiratoria, sussurrandomi: “Aiutami”, come se le altre potessero sentirlo e saltargli addosso da un momento all’altro. È stato buffo! Da quel momento mi occupai di tenere le altre ragazze lontano da lui per tutta la sera: lo avevo preso sul serio... Ovviamente non ho fatto amicizia con nessuna delle ragazze che gli si stavano lanciando addosso in modo indecente, ma ho avuto l’occasione di passare tutta la sera a chiacchierare con Manson e abbiamo fatto amicizia. Oggi ci fidiamo ciecamente l'uno dell'altro e siamo costantemente in contatto.
3: State così bene insieme che avete anche lavorato insieme più volte, vero?
È vero, ma non lo pubblicizzo troppo perchè non vorrei essere etichettata come “l'amichetta di Marilyn Manson”. È già difficile uscire con lui senza farci vedere e più di una volta ci siamo trovati insieme a ridere di qualche giornale scandalistico che aveva ipotizzato ci fosse del tenero tra noi... una cosa ridicola! Insomma, tornando a noi, nel gennaio del 2005 abbiamo organizzato una sessione fotografica: io ero la sua modella e lui avrebbe potuto fare di me ciò che voleva. Tutte le foto, tranne questa che ti lascio in esclusiva, sono inedite. È l’unica scattata con una sua vecchia macchina Polaroid degli anni ’20 o ’30, che si ruppe subito dopo aver scattato. Mi ha sistemato lui i capelli e ha deciso quasi tutte le pose. Diciamo che durante la sessione sono state scattate moltissime foto che potrebbero quanto meno creare un certo scalpore, ma nemmeno io le ho viste tutte. Un giorno sono sicura che le pubblicherà, per ora ha usato questa polaroid come ispirazione per uno dei suoi quadri, lo potete trovare sul suo sito ufficiale, è semplice da individuare! Sapete com'è lui, no? È talmente creativo che a volte chi gli sta intorno fatica a stargli dietro.
4: Hai anche partecipato a un suo video, Heart Shaped Glasses, giusto?
Si, ero proprio io... in topless. E il fatto che tutte le ragazze fossero nude dalla vita in su è colpa mia, lo confesso. Il ragazzo del guardaroba aveva dato informazioni sbagliate a tutte le comparse, quindi nessuno aveva i vestiti giusti per girare. Scherzando dissi a Manson che avremmo potuto girare nude e… beh, il video è lì, direi che mi abbia preso in parola! Sapeva benissimo che l’avrei fatto se me lo avesse chiesto lui, quindi mi sono spogliata e ho chiesto alle altre di fare altrettanto. Alla fine ci siamo anche divertite molto!
Anche lì non è che io abbia stretto molte amicizie, come al solito. Tutte le altre ragazze erano nella tenda allestita per le comparse, mentre io ero stata sistemata nel camerino di Manson con lui ed Evan, la sua ragazza, quindi erano tutte invidiose.
In realtà non è che poi mi interessi tanto, sai? Manson è una di quelle persone per le quali devo ringraziare qualunque divinità lo abbia portato nella mia vita: senza di lui non saprei proprio cosa fare. È sempre fin troppo buono con me, anche se il resto del mondo lo considererà sempre come se si trattasse di Satana in persona. Però... beh potrebbe anche esserlo, per quello che ne so. Non si può mai dire, quando si tratta di Marilyn Manson!
Ti voglio anche confidare una cosa che non tutti sanno... è una persona divertentissima. Stare con lui è sempre una grande esperienza, riesce sempre a farmi morire dal ridere! E.. si, se non fosse abbastanza chiaro, gli voglio molto bene.
5: So che, come lui, sei una grande fan dei vampiri e del sangue in genere...
Cavoli, non te l’ho detto? Io sono un vampiro, succhierò tutto il suo sangue non appena avremo finito l’intervista!
No dai, tornando serie, io detesto il sole. Il sangue mi affascina e se dovessi uccidere delle persone per salvarmi la vita non mi farei alcun problema. In ogni caso io ho sempre trovato il vampirismo una cosa estremamente romantica ed erotica, nella quale mi identifico molto. Il sangue è un mio feticcio, quindi tecnicamente potrei essere un vampiro. Anzi, un diurno, visto che non dormo di giorno. In genere mi copro molto bene quando esco per essere sicura che il sole non bruci la mia pelle. Sai noi vampiri siamo molto, molto delicati. Dici che è per questo che io e Manson andiamo così d’accordo?
6: Qual’è stata la tua prima esperienza con l’horror?
Il video Thriller di Michael Jackson! È del 1983, l’anno in cui sono nata e credo di aver perseguitato mia mamma per oltre un anno perché mi desse il permesso di guardarlo. Alla fine ho vinto e lei ha ripreso me e mio fratello mentre lo guardavamo… è imbarazzante, ma anche molto divertente! Mio fratello è più grande di me di circa tre anni e nel video che ha girato nostra madre ci siamo io e lui seduti sul tappeto davanti alla tv. Non appena ha inizio il video di Jackson noi cominciammo a sorridere, contenti del fatto che avessimo finalmente convinto la mamma. Dopo pochissimo però le nostre facce si pietrificarono e … be', ne fummo terrorizzati!
Ho rivisto il video della mamma proprio qualche giorno fa e non la smettevo più di ridere, è così buffo!
Non mi sono comunque lasciata intimidire e ho imparato ad amare l’horror, che ancora oggi è una mia grandissima passione.
7: Hai oltre 50 tatuaggi e piercings sparsi per il corpo, oltre alle tue cicatrici decorative. Come mai hai sentito il bisogno di modificare così tanto il tuo aspetto?
Non credo di avere una spiegazione razionale per questo. Mia madre continua a chiedermelo e non so mai cosa risponderle! Quando ho iniziato come modella, nel 2002, non avevo quasi nessun tatuaggio. È negli ultimi anni che ho cominciato a coprire ogni parte del mio corpo con tatuaggi, piercings e cicatrici. Penso che mi rendano molto più attraente. Sarei molto meno colorata e divertente se non avessi tutti questi bei disegni e l’enorme quantità di cicatrici ornamentali sulla mia gamba sinistra.
Per quanto riguarda i piercings ho le orecchie, l’ombelico e i capezzoli bucati. Ma al momento mi piacciono di più i tatuaggi quindi non credo che ne farò degli altri.
Ovviamente tutte queste modifiche fanno molto male, ma credo fermamente che il dolore sia terapeutico e che il gioco valga la candela. L’artista che ha iniziato a tatuarmi il braccio con un disegno unico si è rivelato un terribile disegnatore e un vero e proprio cretino, quindi l’unico problema mi si presenta adesso è quello di terminare il disegno, è da un anno e mezzo che non riesco a trovare nessuno che sia in grado di farlo... aiuto!
Il mio braccio sinistro è interamente dedicato al Giappone e alla pop art. Ah già. Vorrei farmi coprire un tatuaggio di Jack Skellington che ho sulla schiena. Non sono più una grande fan di Nightmare Before Christmas ormai, è diventato noioso, ce l’hanno tutti e la cultura americana ne è stata invasa, quindi non lo voglio più. Mi terrò invece il tatuaggio che ho dedicato alla mia cagnolina Mariah, che è morta nel 2003. Quello non lo toglierò mai.
Sai cosa? Quando andrò in Giappone quest’estate credo che mi farò un sacco di tatuaggi. Chissà mamma come sarà contenta!
8: Ma c’è un motivo particolare o un ricordo dietro ogni tatuaggio?
Certo, tutti i miei tatuaggi hanno motivo di esistere. Che sia un motivo più profondo o molto futile, ce n'è sempre uno. Come per esempio il tokidoki che ho sulle dita. Significa “qualche volta” in Giapponese. E poi la Tokidoki è la mia marca di abbigliamento preferita, però certo non ho fatto il tatuaggio per questo! Io credo molto in questo “qualche volta”. La vita è fatta di “qualche volta”. Felice, triste, solitaria, arrabbiata. Io sono proprio una “ragazza-qualche volta”.
Ti risparmierò tutti gli altri 49 tatuaggi. Potrei andare avanti all’infinito, ma oggi mi sento buona e quindi la smetto!
9: Hai fatto parte del cast del film Wizard of Gore, di Jeremy Kasten, presentato al Los Angeles Film Festival nel 2007. È la storia di un illusionista che sceglie le sue vittime tra il pubblico che presenzia ai suoi spettacoli. Sono tutte donne giovani e belle, che dopo un po’ vengono ritrovate dalla polizia smembrate e in posizioni assurde. Che parte avevi?
Io lavoravo al Circo degli Orrori come direttore di pista. Ho anche girato una scena di wrestling nel sangue con un’altra ragazza, sai?
Non sono molto visibile, per via dei tagli finali, ma il film è comunque spettacolare e mi sento onorata di essere stata scelta. Jeremy è fantastico e ogni tanto ci sentiamo ancora. È il ritorno del cinema al vecchio genere splatter che tutti gli appassionati adorano. Alla premiere di Los Angeles la gente non la smetteva più di applaudire!
10: Che piani hai per il futuro?
Questa è facile: cantare e lavorare fino a quando non diventerò la più famosa cantante al mondo.... scusa Manson, ma tocca a me! Non sarò soddisfatta fino a quando non sarò su ogni radio, ogni canale televisivo, in ogni intervista e non avrò conquistato ogni singolo fan incontrato in giro per il mondo. No, aspetta... sembro un po’ troppo megalomane così?
11: Giusto un tantino... Ma dimmi, che ne pensi dell’Italia? Verrai a conquistare anche noi?
Adoro l’Italia! È fantastica, avrei sempre voluto visitarla sin da piccola. Mi ha frenato il fatto che non parlo l’italiano e che non conosco nessuno lì. Sarei lontanissima da casa e se mi trovassi nei pasticci non saprei a chi rivolgermi. Però ci sono dei fotografi bravissimi da voi, a cominciare da te... nessuno vuol diventare mio amico? Hey, voi che leggete, sappiate che sono molto simpatica e che mi comporterò bene se mi invitate a casa vostra! Non succhierò il sangue a nessuno, ve lo prometto!
E noi ci crediamo, vero?
7 commenti
Aggiungi un commentoGrazie Heian
Soggetto incantevole per degli scatti molto suggestivi.
P.S. : Ma davvero nei festini di Manson si sfumacchia la maria?
Chissà che mi credevo...
Grazie Dread, sono contenta che ti piaccia Vanessa! Hehe beh probabilmente non lo sapremo mai, non credo che le persone dell'entourage dell'Anticristo si mettano a dire in giro tutto quello che si combina ai loro festini! Non tutti sono come gli Avenged Sevenfold... che raccontano tutti i retroscena piccanti e tutte le droghe che assumono per farsi pubblicità ;D
Altra piccola segnalazione: si scrive piercing non piearcing. E quando si scrive in italiano non si usa il plurale per le parole inglesi, quindi non i pearcings ma i piercing. ciao dalla professoressa di inglese
Ci scusiamo per la distrazione, cara prof.
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