Zombie, serial killer, scienziati pazzi e mostri pulp come metafora delle contraddizioni del capitalismo. Strangolati dal lavoro, alienati dalla monotonia della vita da ufficio e abbagliati dalla ricerca del profitto a tutti i costi, i mostri nati dalla fantasia e non solo, esprimono il disagio di un sistema economico fatto apposta per fagocitare le persone e da cui sembra impossibile poter sfuggire.
Queste le premesse di Fingiamo di essere morti saggio della scrittrice americana Annalee Newitz che spazia dal cinema, ai classici della letturatura americana, ai B-movie di culto per documentare la Storia del capitalismo americano dai primi del Novecento a oggi, raccontato da una prospettiva assolutamente inedita.
Annalee Newitz (1969), giornalista, vive a San Francisco, dove collabora per varie testate tra cui il New York Times e il Wall Street Journal. Alcuni suoi interventi sono stati pubblicati anche sul Believer e Popular Science.
Fingiamo di essere morti è pubblicato da Isbn Edizioni al prezzo di € 12.
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