Dal regista M. Night Shyamalan (Il sesto senso, Signs) arriva un emozionante thriller paranoico dal ritmo serrato su una famiglia in fuga da un evento inspiegabile e impossibile da arrestare, che minaccia non solo il genere umano… ma anche un istinto primordiale: la sopravvivenza.
Tutto ha inizio all’improvviso, senza avvertimenti. In pochi minuti, diverse morti strane e inquietanti nelle maggiori città americane sfuggono alla ragione e sconvolgono le menti delle persone con i loro scioccanti effetti distruttivi. Cosa provoca questo improvviso mutamento nel comportamento umano? È un nuovo attacco terroristico, un esperimento andato a male, una diabolica arma tossica o un virus fuori controllo? Viene trasmesso grazie all’aria, all’acqua o… come?
Per l’insegnante di scienze che lavora in un liceo di Philadelphia Elliot Moore (il candidato al Premio Oscar Mark Wahlberg) la preoccupazione principale è trovare un modo per fuggire a questo fenomeno misterioso e mortale. Sebbene lui e la moglie Alma (Zooey Deschanel) si ritrovino nel mezzo di una crisi coniugale, viaggiano prima in treno e poi in macchina assieme all’amico di Elliot, l’insegnante di matematica Julian (il vincitore dell’Emmy Award John Leguizamo) e a sua figlia di otto anni Jess (Ashlyn Sanchez), dirigendosi verso le fattorie della Pennsylvania, dove sperano di trovare un rifugio sicuro da questi spaventosi attacchi, che diventano sempre più forti. Tuttavia, in breve tempo diventa chiaro come nessuno sia veramente al sicuro, perché questo terribile assassino non può essere seminato. Soltanto quando inizia a scoprire la vera natura di quello che sta accadendo e che ha scatenato questa forza minacciosa per il futuro dell’umanità, Elliot riesce a trovare un barlume di speranza per la sua vulnerabile famiglia e un modo per tentare di sfuggire a questi eventi.
Lo sceneggiatore e regista M. Night Shyamalan è diventato uno dei maggiori autori di fiabe cinematografiche moderne con una serie di film di successo e grazie al suo particolare stile che fonde suspense, dramma, umorismo ed emozioni toccanti. Fin dalla sua rivoluzionaria storia di fantasmi Il sesto senso, ha creato una serie di avvincenti film moderni in grado di esplorare dei provocatori misteri umani, ottenendo consensi da parte della critica e grandi successi al botteghino.
Ora, grazie a E venne il giorno, Shyamalan torna alle sue radici con un thriller intenso, secco e avvincente, un racconto di disastri, fughe precipitose e natura in conflitto con l’umanità. Al cuore della vicenda, una storia che forse è la più immediata e diretta che il regista abbia mai realizzato, considerando che segue soltanto tre persone - un uomo, una donna e un bambino – in viaggio, mentre fuggono da una catastrofe senza nome e volto. Ma questo è anche un racconto che coraggiosamente propone una visione inquietante di un’apocalisse che non è stata provocata dall’uomo, ma dalla natura e che si chiede cosa succederebbe se il primordiale istinto umano di sopravvivenza venisse meno, oltre a esplorare il modo in cui l’amore e la tenerezza possano aiutare a mantenerci in vita anche nei momenti più oscuri e minacciosi.
E Venne il giorno, dal 12 giugno in tutte le sale della Penisola.
19 commenti
Aggiungi un commentoRagazzi, per cortesia, in questa sezione EVITATE DI INSERIRE SPOILER. La sezione in cui dovreste commentare il film è "Parliamo di film". C'è già un thread su E Venne il Giorno . In questa sezione si dovrebbe parlare dell'uscita del film e non di cosa è stato il film per voi. Questo per rispetto di chi al cinema non ci è andato. Capisco l'iniziale diatriba, e va bene, ma Horror Magazine viene letto da migliaia (e dico migliaia) di persone. Tra queste alcune non sono andate al cinema. Per quanto riguarda il sottoscritto non è un problema ma da redattore di HM vi devo segnalare questa cosa.
Grazie
Nel commento/critica che hai esposto i preconcetti ci sono, eccome se ci sono; forse non te ne rendi nemmeno conto ma sono più che presenti. Aver visto il film, inoltre, non è sinonimo di "non avere preconcetti"...tu hai visto il film con l'idea di doverlo demolire a priori e tale cosa genera dei preconcetti.
A suggerirti di riguardare quella scena (quella dell'incidente automobilistico) sono io, caro Tarabaralla, vedere due "manichini" che sfondano il parabrezza della macchina non vuol dire essenzialmente che a sfondare il vetro siano i due seduti nei posti anteriori.
"Non conta quanti film si vedono ma come si vedono", bella massima...me la spieghi meglio? No, perchè mi viene da pensare che annoveri una tale quantità di presunzione da ritenerti superiore a tutti coloro che hanno apprezzato il film.
Ps. Mi scuso anticipatamente con Spagnuolo se sto portando avanti, qui, la discussione (invece che nella sezione "parliamo di film") ma dovevo rispondere ad un post qui lasciato.
Ti consiglio vivamente di riguardare bene quella scena, non ci sono affatto errori. Se vuoi a tutti i costi appellarti a elementi negativi, ne troverai magari altri...
Devo ammettere che è una valida rilettura, lì per lì ero stato preso pure io dal fattore esterno della superficialità della questione...
Sinceramente non se ne può più di questi film nei quali la natura si ribella all'uomo che è considerato causa di tutti i mali del mondo. Mi sembra un filone non più originale che sfrutta l'allarmismo alimentato dalle balle degli ambientalisti. Nel precisare che il sottoscritto, pur indegno rappresentante della razza umana, si ritiene superiore a qualsiasi pianta e/o ortaggio nonchè del più avanzato esemplare di scimmione, ammetto che il film è ben fatto, ed è in grado di suscitare notevole suspance pur non ricorrendo a particolari effetti speciali. Non mi sarebbe dispiaciuta, tuttavia, una robusta , premessa iniziale in grado di indirizzare con il necessario crescendo, il pubblico nel clima surreale e terrificante del racconto.
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