A pochi giorni dal debutto nei cinema italiani, Eli Roth ed Edwige Fenech hanno tenuto ieri una conferenza stampa a Roma per presentare Hostel part II.
La Fenech è una grande fan di Quentin Tarantino, produttore esecutivo della pellicola. Intervistata a proposito delle recenti polemiche innescate dalle critiche del regista nei confronti del nostro cinema, l'attrice ha dichiarato che probabilmente la battuta di Tarantino "sia stata mal interpretata. Credo che, da grande conoscitore del cinema italiano, abbia il rammarico che oggi in Italia non si producono più tanti film come in passato. Bisogna però anche considerare che all’estero i nostri film non vengono veicolati con facilità, quindi l’immagine del nostro cinema per chi osserva da un altro paese può essere quella di un cinema in difficoltà"
Eli Roth ha dichiarato tutto il suo amore per il nostro cinema di genere, elogiando la Fenech e i classici del mistero da lei interpretati come Lo strano vizio della signora Wardh di Sergio Martino. Nel corso dell'intervista Roth si è lasciato andare a dichiarazioni molto aspre verso il presidente americano Bush: ha criticato la sua decisione di inviare soldati in Iraq e il modo con cui ha gestito le operazioni di soccorso al tempo dell'uragano Katrina.
Roth ha detto che, come per gli horror anni'70 ai quale dice si ispira, anche nei suoi film c'è un mesaggio politico: "Nel mio film voglio fare una critica del capitalismo. In America c’è un’ ossessione tale per il “consumare” che non ci si preoccupa di altro. Questo secondo me non fa altro che incrementare l’infelicità."
In attesa che il film piombi nelle nostre sale il 22 giugno, dobbiamo aspettarci un nuovo "caso" cinematografico come il precedente episodio?
La critica statunitense è spaccata in due. Esattamente come è accaduto per il primo episodio, anche per questo Hostel part II non si scende a compromessi: si ama o si odia.
Ecco una selezione di pareri eccellenti:
Riporta il genere horror indietro di un solido decennio.
Chris Cabin – FILMCRITIC.COM
Il film è quasi completamente privo di suspense, che è uno dei marchi di fabbrica della vera exploitation. Perché perdere tempo con un sacco di finti spaventi quando puoi andare dritto al dolore e alla sofferenza?
Peter Hartlaub – San Francisco Chronicle
Tolti lo splatter e il sangue, non resta nulla.
Janes Berardinelli – Reelviews
Un autentico real-horror, se non altro, migliore del suo predecessore.
Owen Gleiberman – Entertainment Weekly
Tutto quello che (il film) ha da dire: 'ecco purè umano servito caldo. Venite a prenderlo'.
Kyle Smith – New York Post
È malato. È perverso. Alcune scene mi hanno quasi fatto venire da vomitare. Ma l'ho adorato. Dio, aiutami tu.
Kevin Carr – 7M Pictures
17 commenti
Aggiungi un commentoPurtroppo pare di si. Io una reazione l'ho avuta. Ho sbadigliato.
Che è molto di più di quanto credo di fare io
No, personalmente reagisco con disgusto e vergogna.
Da anni non sentivo la notizia dell'uscita di un horror al telegiornale prima di Hostel 2. E la danno solo perchè c'è un benedetto cameo della Fenech, che l'ha data spesso e volentieri, la notizia.
Ora, possiamo sentirci contenti che una francese famosa per le sue tette, grazie ad una sua apparizione nel sequel di un brutto film, si metta a difendere il cinema italiano da attacchi portati da persone che del nostro cinema hanno visto solo Bava, Fulci e Deodato?
Per carità la vita, massimo rispetto per loro, ma il cinema, il Cinema, è ben altra cosa.
E Hostel è una cazzata.
E la Fenech meriterebbe due colpi anche adesso.
Con queste perle di saggezza, chiudo.
Ciao, perdonatemi se non mi sono presentato, è il mio primo post in questa sezione ma volevo riportare il mio pensiero su Hostel, come ho detto nella sez. fantasy:
Raramente ho visto un film così raccapricciante. E non è per le scene di sangue, per le amputazioni o altro, che pure ci sono in misura notevole. E' per l'IDEA. Pensare di ritrovarsi in una situazione del genere, non per le mire di un folle psicopatico, ma per la sete di denaro di gente senza scrupoli. L'IDEA che possa esistere una simile organizzazione così capillare, è agghiacciante. Per certi versi mi ha ricordato "8mm" con Nicolas Cage, sugli Snuff Movie. Ma girato com'è girato, Hostel, è molto più stomachevole.
Mi ha colpito senza dubbio ma credo che non lo rivedrei, nemmeno sapendo come finisce.
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La sceneneggiatura è agghiacciante
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