Qualche giorno fa Maria Pereira è deceduta. Era la proprietaria di una delle case più conosciute tra gli studiosi di parapsicologia.
Tutto ebbe inizio nell'agosto del 1971, in Spagna, a Belmez, dove si trova l’edificio in questione. Mentre era impegnata nelle ordinarie faccende domestiche di una normale massaia, la signora Maria si ritrovò a fissare un volto femminile che si era modellato sulla pietra del focolare della sua cucina. Cercò di cancellare quello che le sembrava solo uno strano disegno, ma si rese conto che la faccia era ben impressa nel cemento. Spaventata, fece ricoprire la sconcertante apparizione con uno altro strato di cemento. Il volto ricomparve. Si riprodusse. Altre facce cominciarono a comparire sul pavimento della cucina, certe volte svanendo durante la giornata o, fatto più allarmante, cambiando espressione. Ben presto la notizia del fenomeno si diffuse in tutta Belmez e poi ancora più lontano, trasformando la piccola dimora in una sorta di attrazione turistica, con tanto di ingresso a pagamento. La signora Pereira fece costruire una nuova cucina e le facce non tardarono a comparire anche lì.
Il dottor Argumosa, uno degli studiosi che si occupò del fenomeno nel 1971, scattò delle foto. Questa documentazione è fondamentale, poiché esclude ogni ipotesi volta a sostenere che i volti fossero delle allucinazioni o delle immagini createsi a caso nel cemento. Come ulteriore esame, il dottor Argumosa fece eseguire un’analisi chimica per stabilire se si trattasse di creazioni grafiche, e i risultati furono inquietanti: nessuna traccia di colore. Manipolazioni della materia da parte di entità extracorporee, dunque? Mistero.
Finora la causa della strana infestazione non è mai stata accertata. Si dice che alcuni abitanti del paese scavarono sotto la cucina della casa e trovarono ossa umane. Da qui si ipotizzò che la dimora fosse stata costruita su un antico cimitero di martiri cristiani uccisi nell’undicesimo secolo dai mori.
I volti continuano ad apparire e, come sempre in questi casi, dividono il grande pubblico in due parti: chi dice che il fenomeno è reale e chi dice che si tratta di una truffa ideata per far soldi (magari con la collaborazione del dottor Argumosa, chissà).
Il timore che si è diffuso tra i cacciatori di fantasmi ora che la signora Pereira ha lasciato questo mondo è che suo figlio possa vendere la casa ad altre persone, rendendo così impossibile l’accesso agli studiosi, proprio adesso che potrebbe essere finalmente a loro completa disposizione. Peggio ancora sarebbe che si decidesse di demolirla. Se ne andrebbero, con lei, anche quegli enigmatici volti che forse aspettano solo questo.
13 commenti
Aggiungi un commentoAnch'io ne avevo già sentito parlare... davvero affascinante!
La storia è tutta una messa in scena dal fotografo di Belmez, che ha usato del nitrato al cloruro di argento, una sostanza che si scurisce con i raggi solari (che spiega la sparizione di alcuni volti durante il giorno), e che è molto usata dai fotografi per sviluppare le foto. in sostanza i volti sono stati disegnati con questa sostanza.
ma perchè il fotografo avrebbe fatto tutto ciò?
semplice: questa leggenda ha fruttato un grande flusso di pellegrini che portarono beneficio al paese. i pellegrini infatti comprarono molte foto da questo fotografo, fornendogli un grande beneficio economico.
oltrettutto dopo la morte del fotografo i volti cominciarono a cambiare forma (diventarono meno nitidi) e piano piano si sbiadirono sempre +. Poi sotto il pavimento della casa vennero scoperte perdite di liquido: ciò testimonia l'imbroglio.
Qui c'è lo zampino del maligno se si esorcizzasse i volti andrebbero via
la cosa che mi fa più ridere, è il fatto che i volti sono disegnati malissimo, come farebbe una ragazzina di undici anni sul diario...roba da matti!!
Il problema e' che anche a casa mia Giuro, sono comparsi dei volti nel Parquet ! Giuro non e' uno scherzo
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