La Magic Pictures, giovane casa di produzione italiana, ha lanciato un forte appello alle istituzioni e agli esponenti dell'industria cinematografica: "puntate sul cinema horror". L'occasione durante una tavola rotonda organizzata dalla Casa del Cinema di Roma, durante la quale si è parlato della commerciabilità del genere.
Alla luce degli interessanti successi dei film horror statunitensi, Michele Sorice, direttore del CRISC (Centro Ricerca sui media dell'Università la Sapienza), ha rinnovato il suggerimento. Studi statistici hanno confermato che il 14% degli incassi cinematografici, negli ultimi due anni, sono andati al nostro genere preferito. Chi ama il cinema horror è anche uno spettatore fedele: gli incassi sembrano costanti nel tempo. Secondo Sorice il genere è destinato a grandi potenzialità: "perché è un genere che che, meglio di qualsiasi altro, in questo momento sembra incarnare paure e incertezze dell'età contemporanea".
Loris Curci della Minerva Pictures è della stessa opinione, ma ha aggiunto: "il problema, per l'horror italiano, è piuttosto quello di trovare spazio in sala. Gli esercenti non sono pronti a rischiare e il risultato è spesso quello di costringerlo direttamente all'uscita home video". Anche i pochi film prodotti in Italia (come il recente Hate 2 O di Alex Infascelli) riscuotono molto più successo all'estero che in patria.
L'incontro si è concluso con la presentazione di un progetto diretto da Ciro De Caro: Inside, un horror dal cast tutto italiano.
Il periodo d'oro degli anni Settanta è ancora lontano. Ma i fan possono sempre sperare.
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