Qualcuno di voi ricorda Al calare delle tenebre? Come dite? Niente di speciale? Vero, il film prometteva molto ma lasciava il pubblico insoddisfatto al termine della visione. Eppure Jonathan Liebesman dimostrava, in certi punti, di avere sufficiente mestiere e intuizioni per garantirgli ulteriori occasioni nelle quali dimostrare tutto il suo potenziale.
Ed ecco che l’occasione tanto attesa si presenta sotto forma di Mile Zero, fosca vicenda che vede una giovane donna intenzionata a rendere onore al padre defunto, dimostrando che il genitore aveva ragione da vendere a parlare di possessioni e demoni. Ecco quindi che la nostra eroina si trasferisce al largo delle coste d’Alaska, sulla piattaforma petrolifera dove lavorava il genitore, in cerca di indizi e prove per quella che, a sentire il regista, promette di essere una pellicola sulla falsariga del carpenteriano La Cosa.
Prepariamoci quindi ad ambienti sottozero e la possibile scelta fra fantasmi furiosi o strani mostri polari, sperando che il tutto venga sceneggiato in maniera più lucida e competente rispetto a quanto accaduto con il precedente film.
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