Laurie Strode, scampata per miracolo alla lama assassina del boogeyman Michael Myers, viene portata in ospedale, dopo che il dottor Loomis ha sparato un caricatore intero sull’ombra della strega (così lo definì il piccolo Tommy nel primo capitolo). La notte è ancora lunga, e nonostante l’insaziabile massacratore Myers venga creduto morto, gli omicidi proseguono e non finiscono fino a quando..
La storia riprende per filo e per segno da dove termina il primo capitolo, e cioè dall’apparente uccisione di Mychael Myers. Si capisce quindi quanto i due film siano collegati fra loro, a cominciare dall’elevata suspense che si respira nell’arco dei 90 minuti, che è più o meno analoga a quella del film di Carpenter.
Halloween 2 è uno dei migliori seguiti della storia del cinema horror, poiché caratterizzato da un profonda e incessante sensazione di claustrofobia, che si abbina ai perfetti quanto cruenti omicidi. Dietro la macchina da presa c’è Rick Rosenthal, che esce dalla prova del sequel a testa alta: onore a lui per come ha saputo dirigere un sequel del classico Halloween – La notte delle streghe.
Di fondamentale importanza è stato il contributo di Debra Hill, la quale oltre ad aver prodotto il film, ha scritto la sceneggiatura insieme a John Carpenter: un duetto vincente, grazie al quale il primo “Halloween” ebbe un inaspettato successo planetario.
Altrettanto convincenti sono le interpretazioni di Donald Pleasance (che riveste il delicato ruolo del Dottor Loomis) e Jamie Lee Curtis, (la Laurie Strode che tenta nuovamente di uccidere il demonio, cercando anche di capire per quale grave motivo Mychael ha scatenato una furiosa caccia nei suoi confronti).
In definitiva, “Halloween 2” è senz’altro uno slasher-movie ben realizzato, le cui musiche, gli effetti di make-up, la costante tensione e gli efferati omicidi, rendono questo sequel un prezioso prodotto “made in Usa” da prendere in considerazione.
Forse un po’ penalizzato dal basilare fatto che si tratta di un seguito, e questi tra il pubblico vengono spesso trascurati, onde evitare di rivedere la medesima storia ripetersi.
Da vedere, soprattutto per capire finalmente dei retroscena, rimasti celati nel primo “Halloween”.
Purtroppo la scarsa qualità tecnica penalizza pesantemente il tutto.
Valutazione tecnica
Non soddisfacente questa edizione della MTC che propone una scadente resa audio: Mono Italiano e Inglese, e immagini non nitide, il che eguaglia la versione in vhs. I sottotitoli, invece, sono in italiano per non udenti.
Extra
Ridotti all’osso. L’unico contenuto speciale è il solito quanto previsto trailer, ormai presente in quasi tutte le edizioni dvd.
4 commenti
Aggiungi un commentoVisto le versioni oltreoceano, le nostre sono da latrinare tutte..
scusa la mia ignoranza, ma quali sono le differenza fra la versione europea e le altre???
cioè, mi spiego meglio, le uniche differenze sono le numerose scene uncut??? o c' è altro???
Basta vedere le edizioni su 2 cd...
la pellicola si presenta davvero succulenta, infatti già la locandina traborda di sangue, ma si sa ,il tempo è tempo ,è questo caposaldo dell'horror (che va visto), non può permettersi di rivaleggiare con la concorenza del XXI secolo, infattinel film si vedono molte scene al limite della goffagine (quando un polizziotto investe un posticcio Michael Myers, oppure quando un maldestro infermiere si spappola il cranio cadendo sul sangue di un collega dissanguata precedentemente,o quando uno sceriffo viene sgozzato dal nostro Michael facendo più che un espressione di sofferenza un espresione alla Lino Banfi), comunque una pellicola da vedere per capire come il genere orrorifico si sia evoluto.
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