Di questi tempi, per cercare lavoro qualcuno sarebbe disposto a vendere l'anima al diavolo. Qualcun altro, invece, potrebbe decidere di mettere il diavolo nel sacco, magari come attività a tempo pieno.

Stiamo parlando dei quasi 130 iscritti al corso teorico/pratico in Esorcismo e preghiere di liberazione, presso l'ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma.

Si tratta di sacerdoti e laici provenienti da ogni parte del mondo, pronti a studiare le manifestazioni del Male in tutte le forme: antropologiche, psicologiche, mediche, sociologiche, fino ad arrivare alla famigerata possessione.

La prestigiosa università ha infatti pianificato un corso estremamente completo, senza limitarsi a un'interpretazione del fenomeno demoniaco esclusivamente dal punto di vista liturgico. Sarà adottato un approccio interdisciplinare poiché, nelle parole di don Gabriele Nanni, la lotta contro il diavolo avviene quotidianamente in modo estremamente subdolo, e l'esperto esorcista deve essere in grado di riconoscere le manifestazioni nefaste del male che possono nascondersi nei più comuni aspetti della vita quotidiana.

Il programma del corso — della durata di cinque mesi — è impegnativo e può essere consultato sul sito ufficiale dell'ateneo (www.upra.org). La novità di quest'anno riguarda la possibilità di partecipare alle lezioni anche da parte dei laici. Solo ai sacerdoti, però, sarà concessa la facoltà di diventare effettivamente esorcisti. I non religiosi dovranno inoltre effettuare una pre-iscrizione durante la quale avranno l'obbligo di dimostrare di essere seriamente motivati.