In un’intervista rilasciata nel gennaio 1999 sul numero 42 di Delos (http://www.delos.fantascienza.com/delos42/argento.html), Dario Argento dichiarava: “…non mi considero un maestro o una guida. Ognuno fa i film che vuole e li gira come gli pare... Francamente non so nemmeno definire bene cosa sia esattamente una pellicola horror. Nightmare era una serie sicuramente appartenente a questo tipo di film, cosí come Scream. I miei film non sono solo horror, ma sono anche pieni d'amore, di passioni e di ironia. Un altro elemento molto raro nel cinema dell'orrore”

A sessantacinque anni il regista che ama fantasticare e desidera raccontare le storie dei personaggi che stanno nella sua coscienza e che lo perseguitano da anni, è più attivo che mai: due film per la tv: un omaggio al regista di Psycho dal titolo Ti piace Hitchcock, che arriverà prima in Vhs e Dvd (a settembre) e poi sul piccolo schermo (entro la fine dell’anno su Rai2) e il progetto Masters of horror di cui abbiamo più volte parlato e che vede l’episodio da lui curato (Jenifer) invertire la storia della bella e la bestia, dove però la bestia è lei.

Al lavoro anche sul prossimo film horror, quello sulla madre delle lacrime che chiude la trilogia delle tre madri (dopo Suspiria e Inferno).

Sua è la mano che ha ucciso una quarantina di persone in sedici film, a partire dall’Uccello dalle piume di cristallo, dove capitò una scena in cui l’assassino doveva impugnare il coltello. Era girato a bassissimo costo. Chi lo fa? Si chiesero. Lo faccio io, disse Dario Argento. La scena riuscì bene e da quel giorno è diventato un segno distintivo dei suoi film.

Cento di queste ammazzatine, Dario