Sembrava la prova scientifica dell’esistenza dell'inafferrabile Bigfoot, invece si è rivelata l’ennesimo abbaglio. È accaduto una decina di giorni fa nella regione boscosa di Teslin, al confine tra lo Yukon e la Columbia britannica. Questi boschi impenetrabili, secondo le leggende locali, sarebbero l’habitat naturale del mitico Sasquatch (Bigfoot per gli amici).
Questo essere è stato avvistato a metà luglio da numerose persone, descritto come una creatura possente e ricoperta di pelo. Un testimone ha detto ai giornalisti che il misterioso animale era immobile in posizione eretta nella boscaglia, e che lo stava osservando.
In questa occasione Bigfoot è stato particolarmente generoso, facendo ritrovare ben più delle solite misteriose impronte. Ha lasciato tracce ancor più preziose per la scienza: alcune ciocche di pelo fulvo.
Il pelo è stato analizzato dal team del professor David Coltman, esperto in genetica animale dell’Università dell’Alberta. Gli scienziati hanno separato il DNA dal materiale organico mediante una soluzione chimica, confrontandolo con le sequenze genetiche delle specie animali conosciute. Le analisi sono state condotte in un clima euforico. Gli scienziati si auguravano di avere finalmente la prova dell'esistenza di Sasquatch.
L’entusiasmo è però diventato delusione di fronte a risultati inconfutabili: la sequenza genetica corrispondeva al cento per cento con quella di un bisonte.
Corey Davis, un ricercatore che è stato richiamato dalle ferie per eseguire il test, ha dichiarato: “C’era uno 0.1 per cento di me che sperava fosse stato Bigfoot”.
Il risultato sarebbe comunque di una certa importanza, visto che i bisonti sono assai rari in questa zona. Invece, al risultato negativo si aggiunge il sospetto di una beffa. Secondo Coltman il DNA era probabilmente vecchio di anni, tanto che il pelo avrebbe potuto provenire da un animale imbalsamato. Il materiale genetico era degradato, forse a causa del processo di concia utilizzato per impagliare i trofei.
Gli abitanti della zona hanno accolto la notizia delle fallimentari analisi senza battere ciglio. Nella maggior parte dei casi sono indifferenti all’esistenza di Sasquatch. Qualcuno preferisce credere che sia reale. In ogni caso si godono questa inaspettata pubblicità e attenzione dei media.
Perché ci ha rimesso è proprio il professor Coltman, il quale ha ottenuto un certo discredito dalla vicenda.
L’entusiasmo con cui ha condotto l’indagine lo ha ormai bollato come convinto criptozoologo, pronto a partire con il suo team non appena c’è un misterioso avvistamento nei boschi. Lo scienziato ha raccontato di aver ricevuto una telefonata dal presunto possessore di un prezioso referto: peli di lupo mannaro.
Nel frattempo Sasquatch non è ancora stato scoperto, e continua a gongolarsela nei boschi. A noi piace immaginarlo così. Speriamo che lo lascino in pace. Con questi boschi pieni di burloni e scienziati, chissà, potrebbe davvero imbufalirsi…
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