Si rincorrono voci interessanti sul regista Takashi Shimizu, attualmente impegnato nel seguito di Ju-On/Grudge per la Ghost House Pictures, che potrebbe dirigere Parasyte per la New Line.

Il film è l’adattamento del manga di Hitosi Iwaaki, riguardante un’invasione di spore aliene capaci di possedere le membra umane.

Il giovane Shinichi Izumi riesce a limitare l’infezione corporea al proprio braccio sinistro, iniziando un’improbabile convivenza con l’Ospite Lefty ("Mancy" in italiano), diventato un simbionte che si è sostituito al suo arto e capace di incredibili trasformazioni.

Considerati una minaccia dagli altri Ospiti Completi, che sono riusciti a incarnarsi perfettamente nei corpi umani controllandone ogni funzione, Lefty ed giovane Shinichi vengono coinvolti nella progressiva invasione di queste creature divoratrici di uomini.

Kiseiju, l’Ospite indesiderato

Il manga di Hitosi Iwaaki inizia con una pioggia di spore aliene, che scendono dal cielo nascoste dal buio della notte. Ogni spora contiene una forma di vita semi-senziente inviata con il solo scopo di penetrare in un corpo umano e possederlo. Non c’è un prologo a cui ricollegare questo fenomeno, non ci sono didascalia esplicative, nessuna mente aliena monitora o commenta questa invasione fornendo una qualche informazione.

Le spore giungono a terra liberando la forma di vita al proprio interno, niente più di un minuscolo parassita vermiforme dotato di una coda a  trivella. Questi è privo di una vera coscienza, esegue semplicemente il proprio compito: trovare una forma di vita umana, penetrare nella sua testa tramite l’apparato uditivo, divorarne il cervello, prendere possesso del corpo e impiegarlo per divorare altri uomini.

Solo dopo aver ottenuto il controllo di un corpo umano questi esseri sembrano acquisire autocoscienza e capacità intellettive, mentre prima erano guidati solo da un istinto vorace e primitivo. Terminata la fusione, alcuni Ospiti iniziano ad interrogarsi sul motivo della propria presenza nel mondo, sulla propria origine, di cui non conservano alcun ricordo precedente alla discesa. Per loro il corpo umano non è che una macchina biologica facilmente rimodellabile, che alterano facendo spiccare appendici allungabili dotate di lame affilate, o distorcendo la bocca e l’apparato nutrizionale in voragini divoratrici irte di zanne.

Alcuni Ospiti iniziano a cercare i propri simili, sperando di riuscire a comprendere il mistero della loro stessa creazione, molti si mimetizzano mantenendo l’identità delle proprie vittime umane, ma altri trascendono questi scopi e seguono solo i propri istinti basilari: uccidere gli esseri umani e divorarli. Gli Ospiti sono esseri privi di morale, emotivamente aridi come un uomo adulto privo di capacità relazionali e quindi del tutto autoreferenziale. Possiedono un’intelligenza sviluppata e grandi capacità di apprendimento, ma non comprendono i valori basilari della società umana che osservano da esterni, facendone emergere le discrepanze.

Sono esseri freddi, privi di qualsiasi empatia, calcolatori asettici, esecutori di un programma di sterminio di cui loro stessi non comprendono appieno le finalità.

Solo il contatto con l’imperfetta e contraddittoria razza umana, mediante il giovane Shinichi e alla spora Mancy erroneamente ibridati assieme, potranno spingerli a interrogarsi su se stessi e sullo scopo della propria esistenza predatrice.