Dino Audino Editore presenta Scrivere il perturbante. Modelli, tecniche, strategie di Giorgia Tribuiani.
Sinossi: Bambole che prendono vita, distorsioni temporali, case dotate di un’anima, corpi che non si riflettono negli specchi: come raccontare il brivido che proviamo quando, scrutando tra le pieghe della realtà, scopriamo che ciò che ci era familiare assume un volto inquietante e terrorizzante? La narrativa perturbante fa leva sulle paure più ataviche ed esistenziali di ognuno di noi e mette in discussione la visione del mondo che abitiamo.
Giorgia Tribuiani, affermata scrittrice di questo topos letterario, in questo manuale parte dalle teorizzazioni di Sigmund Freud e dalle principali caratteristiche del perturbante, per affrontarle in chiave narrativa: l’invenzione dell’incipit, la costruzione dei luoghi e delle scene, i meccanismi di svelamento, l’affidabilità o meno del narratore. Quindi la “soglia”, la “crepa” nelle leggi di natura e il labile confine tra reale e fantastico.
A una prima parte teorica corredata di esempi e modelli, ne segue una di stampo laboratoriale dove autori come E.T.A. Hoffmann, Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, David Lynch e Roman Polanski diventano compagni di un percorso privilegiato per creare testi che lascino il pubblico con il fiato sospeso. Scrivere il perturbante è il primo di tre titoli dedicati alla costruzione dei generi fantastici e del mistero.
L’autrice: Giorgia Tribuiani dirige con Giulio Mozzi la Bottega di narrazione, scuola di scrittura creativa per la quale ha ideato e conduce annualmente il “Laboratorio del mistero” dedicato alla narrativa perturbante e fantastica. È autrice dei romanzi Guasti (Voland), Blu (Fazi Editore) e Padri (Fazi Editore) e dei racconti lunghi Binari (Hopefulmonster, collana Pennisole diretta da Dario Voltolini) e Superstar (Tetra-).
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